I NON ASSICURATI
Si stima che nel 2006 circa 47 milioni gli americani non fossero coperti da assicurazione medica. Mentre i numeri cambiano, il profilo dei non assicurati è piuttosto costante.
Secondo i dati del Census Bureau americano, i non assicurati sono primariamente: (1) esponenti di minoranze etniche, soprattutto ispanici; (2) americani che hanno un reddito basso e medio-basso; (3) giovani adulti fra i 18 e i 24 anni. I dati riscontrano inoltre che i non assicurati sono con alto grado di probabilità membri di famiglie con un reddito annuale inferiore ai 25.000 dollari e dipendenti di piccole imprese.
La probabilità che qualcuno abbia un’assicurazione medica è dunque assailegata al reddito, allo status lavorativo (part time o full time), e al fatto che il datore di lavoro fornisca o meno tale assicurazione.
Alcuni dei non assicurati sono persone che sono “tra un lavoro e l’altro”, e l’assicurazione è così strettamente legata al posto di lavoro negli Stati Uniti, che le transizioni fra un lavoro e l’altro significa che tali persone e le loro famiglie possono ritrovarsi per alcuni periodi senza copertura.
La società americana è particolarmente mobile. Nel 2005, di fatto, 55 milioni di lavoratori hanno cambiato il loro status lavorativo. Il 45% dei cittadini non assicurati sono stati senza copertura per sei mesi o meno: un indicatore che dimostra quanto il cambio di lavoro sia alla base della mancanza di copertura assicurativa. Permettere la portabilità dell’assicurazione medica, consentendo ai singoli di portare con sé la propria polizza da un posto di lavoro all’altro, farebbe tantissimo per risolvere il problema del vasto numero di americani non assicurati.
LA RETE DI SICUREZZA
Mentre agli Stati Uniti viene spesso posta la critica di avere un grande numero di non assicurati, ma non sempre viene detto che, nonostante i milioni di americani sprovvisti di assicurazione sanitaria, in caso di necessità sono pochi i malati o i feriti a cui viene negato l’accesso alle strutture ospedaliere.
L’Emergency Medical Treatment e l’Active Labor Act, emanati nel 1986 come parte del Consolidate Omnibus Budget Reconciliation Act, stabiliscono che qualsiasi ospedale degli Stati Uniti che accetta beneficiari Medicare e Medicaid è legalmente vincolato a fornire cure sanitarie a qualunque paziente che si presenti con un problema medico, che sia o meno in grado di pagare le spese per i trattamenti sanitari.
I non assicurati sono protetti da una rete di sicurezza ufficiale e da una non ufficiale e ricevono cure mediche attraverso:
– Pronto soccorso e altre strutture ospedaliere finanziate con fondi statali
– Programmi sanitari a collaborazione pubblica e privata, incluse cliniche ad accesso libero e centri sanitari comunitari
– Pagamenti diretti a medici ed ospedali a tariffe ridotte
– Cure fornite da cliniche operanti in farmacie e altre strutture
Non essere assicurati non significa assolutamente essere privati di cure mediche.
Di fatto, chiunque può ricevere cure in casi d’emergenza presso un ospedale o pagare direttamente per ricevere assistenza presso lo studio di un medico o di un’istituzione sanitaria, anche se sprovvisti di assicurazione medica.
Tuttavia i non assicurati spesso sono sottoposti ad una attesa e subordinazione rispetto agli assicurati, tale per cui la loro malattia può raggiungere uno stadio più avanzato. Spesso, inoltre, i non assicurati subiscono lo stress psicologico derivante dalla paura di ammalarsi o di avere un incidente, o che ciò capiti a qualcuno della loro famiglia, e che le spese mediche relative possano mandare in bancarotta la famiglia.
OPZIONI ED INIZIATIVE PER IL CAMBIAMENTO
È essenziale che gli Stati Uniti entrino in una nuova era della copertura sanitaria, non solo per risolvere i problemi insiti in quest’ultima quanto anche per includere milioni di persone nel sistema assicurativo e per dimostrare che il libero mercato può creare un sistema sanitario in grado di rispondere alle pressioni e alle esigenze del XXI secolo.
Gli Stati Uniti sono conosciuti nel mondo per la qualità dei servizi che essi offrono, incluso un sempre migliore accesso alle ultime tecnologie.
Una delle principali ragioni che spiegano il continuo progresso della medicina negli U.S.A. sta nel sistema di ricompensa ed incentivi legati alla ricerca e nella forte protezione brevettuale Un mercato così competitivo impone ai fornitori di cure mediche e agli enti assicurativi sanitari di mantenere il passo con il progresso tecnologico per rimanere competitivi.
Per esempio, per conservare i clienti le compagnie assicurative private devono garantire l’accesso alle nuove tecnologie, ma devono fare attenzione a non superare il limite, pena essere tagliati fuori dal mercato. Quando una nuova tecnologia, come per esempio la chirurgia artroscopica, è ideata, esse viene subito adottata. Mentre le apparecchiature e il chirurgo possono essere più costose, quasi sempre l’intervento può essere fatto in un centro chirurgico ambulatoriale, rendendo la procedura chirurgica più semplice per il paziente e risparmiando i costi dell’ospedalizzazione – pagatori e pazienti ne escono entrambi vincitori
Questi incentivi, che portano innovazione e cambiamento nel settore privato, contribuiscono anche alla crescita della ricerca nel settore farmaceutico. Il 98% di tutti i programmi sanitari fornisce copertura per medicinali ad uso esterno poiché i piani sanitari riconoscono il valore essenziale di tali medicinali.
Se un paziente, assumendo medicine per il valore di 500 dollari, può evitare un intervento chirurgico del valore di 28.000 dollari, per quale ragione un programma sanitario non dovrebbe incentivare, pagando, l’utilizzo dei farmaci? Praticamente tutti lo farebbero.
Questi incentivi economici per l’innovazione hanno portato le industrie farmaceutiche americane rivolte alla ricerca a diventare leader nel mondo per quanto concerne lo sviluppo di nuovi trattamenti. Nel 2003 il 53% dei nuovi medicinali è stato sviluppato negli Stati Uniti, cioè più che in Francia, Germania, Giappone e Australia messe insieme (47%).
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