“PORTA IL TUO BAMBINO AL LAVORO”
“PORTA IL TUO BAMBINO AL LAVORO”
Oggi e’ una grande giornata per Paolo. Infatti oggi nell’arsenale si festeggia la giornata dei bimbi al lavoro con i dipendenti.
Paolo e’ da quando siamo arrivati in USA che mi chiede di venire a vedere il mio ufficio!!! Pero’ le severissime regole degli americani non me lo hanno mai permesso, perche’ anche ai figli ed alle mogli e’ proibito entrare nel building in cui lavoro!!!
Questa era la volta giusta, ma stava sfumando ancora una volta per colpa delle regole strane e delle loro interpretazioni!!
Bisognava fare per tempo la registrazione ai due eventi che organizzavano in arsenale: la mattina una esposizione di mezzi e materiali militari, con dimostrazioni in uno spiazzo verde ed il pomeriggio una proiezione di un film e la foto di gruppo nel mio building. Io rispettoso delle regole avevo fatto tutto per tempo e loro mi avevano autorizzato in anticipo. Ma il giorno prima delle manifestazioni mi e’ arrivata una e-mail che diceva che non avrei potuto portare i due bambini perche’ c’era un “5 years old cut off” (cioe’ i bimbi sotto i 5 anni non potevano partecipare), non scritto da nessuna parte. Allora mi sono agitato un po’ e dopo una ventina di e-mail accalorate ho avuto il permesso di partecipare, con la promessa che i bimbi non fossero entrati nel mio ufficio!!!!
Dato che veramente le attivita’ erano per grandi, allora con Stefania abbiamo deciso di portare solo Paolo alle due manifestazioni. Siamo andati a prendere Paolo alle 11.00 e lui non stava nella pelle!!!
Eccoci sul prato verde pronti per vedere i mezzi in esposizione.
Paolo che parte verso il Boeing CH-47 Chinook, elicottero da trasporto americano, lasciandoci indietro di 20 metri!
Qui Paolo dentro il Chinook, pronto per la sua missione.
Qui scatta verso l’elicottero Sikorsky UH-60 Black Hawk (poiana), elicottero multiruolo o da assalto.
Qui e’ alla guida del Black Hawk!! (gli elicotteri erano veri e funzionanti!!)
Qui spara contro qualche nemico che gli si para davanti!!
Eccolo appoggiato al serbatoio supplementare di carburante, usato per i voli di trasferimento dell’elicottero.
Via verso il Bell UH-1 Iroquois, elicottero da trasporto.
Passiamo alla parte terrestre e via su un mezzo corazzato(M2 Bradley, un Infantry Fighting Vehicle- IFV). Prima prende delle istruzioni dal comandante e poi va sopra dove c’e’ il cannoniere!!
Qui gli frega il casco
Poi scappa!!
Questo qui sotto e’ il motivo per cui sono in america: lanciatore M270 A1 e razzi (anche se sarebbe meglio chiamarlo missili) GMLRS
Ecco Stefy e Paolo di fronte al nostro datore di lavoro (parlo del mezzo non del signore dietro)!!!
Qui altro momento epico per Paolo: Paolo che mangia il suo primo hot dog, con il suo amico Philip!!!! Talmente era contento che si e’ mangiato tutto il panino, compreso l’hot dog!!!! E nei giorni successivi ha bissato l’impresa mangiandosi un panino, ma questa volta con hamburger!!!!! Per noi che lo abbiamo visto crescere a pappine liquide e poco altro sono momenti epici!!!! Non per la sorellina Sara che gia’ a meno di due anni mangiava tutto!!!
Finita la manifestazione ci spostiamo nel mio builiding. Questo sotto e’ il meraviglioso albero che sta di fronte al mio ufficio. Peccato che io non riesco a vederlo, primo perche’ sono al piano terra (qui in USA first floor!!) ma sopratutto perche’ questi geni di fronte alla mia finestra hanno messo un mobile gigante che mi ostruisce almeno il 90 % della finestra!!!
Paolo che si rifocilla di acqua ghiacciata prima di entrare nella sala cinema. Notare che si e’ messo l’adesivo dell’elicottero Chinook sulla maglia!!!
E concludiamo con Paolo che sta in prima fila nel sala cinema.
Dopo la proiezione ad ogni bimbo hanno dato dei palloncini manipolati da un vero mago che faceva praticamente tuto quello che gli si chiedeva. Paolo ha scelto una spada ed a Sara abbiamo fatto fare un cappello con un cuoricino.
Qui sotto il mio loculo, dal quale si puo’ notare la finestra praticamene murata!!! Per aprirla e chiuderla ho costruito una specie di uncino, con il quale da sopra la scrivania sblocco i due fermi e con una leva alzo ed abasso la finestra. Tanto per cambiare aria!!!!
Stefania che indossa il cappello di Sara e Paolo che guarda i miei oggetti nella valigetta (probabilmente qualcuno di questi ora non si trova piu’).
Qui si intravede a sinistra il loculo del mio collega tedesco
Vi voglio dire che proprio in direzione delle mia nuca c’e’ una bocchetta dell’aria condizionata che ho dovuto otturare (praticamente l’aria ora esce direttamente verso terra invece di andare in orizzintale verso la mia nuca!!) per evitare di non avere la cervicale per tutto l’anno. In 9 mesi da quella bocchetta e’ uscita solo aria ghiacciata, anche quando fuori faceva – 20 gradi Celsius!!!!
La giornata e’ finita con una foto di gruppo di tutti i bambini del building, alla quale fare partecipare Paolo non e’ stato facile.
Ciao, ho 21 anni e sono un ragazzo della toscana, ho trovato il tuo blog per caso, cercavo delle foto sui quartieri e sulle case americane.
Mi ha fatto molto piacere trovare un blog come questo, mi ha appassionato molto e spieghi molto bene molte cose tipiche a stelle e strisce.
Io sono un po’ troppo fissato con gli USA, il sogno nel cassetto sarebbe di viverci, ma spero un giorno almeno di andarci da turista…. anche se è una magra consolazione…
Volevo farti i complimenti, i tuoi figli sono fortunatissimi a vivere là ed a imparare 2 lingue.
Tu adesso vivi lì? o è temporaneamente? se posso chiedertelo.
Se disturbo fammi sapere.
Volevo chiederti una cosa che non riesco a trovare di preciso in giro… che orari ci sono in usa? per esempio la sveglia di solito a che ora è, il pranzo, la cena, robe così….
grazie se pui rispondermi.
Buona giornata.
Marco.
Stefano
io vivo qui da 9 mesi e dovrei rimanere per altri 27 (cioe’ tre anni in tutto)!!
Un periodo lungo ma passain fretta!!
Qui e’ il top per i bambini, non so se per i ragazzi grandi come te!!!
PEr quanto riguarda gli orari, sappi che gli americani sono mattinieri, li puoi trovare a fare jogging, canoa o esercizi fisici alle 5.30 del mattino.
Il pranzo qui parte dalle 11 alle 12 max e la cena naturalmente e’ alle 18.30 circa.
La sera vanno tutti a letto prestissimo.
Pensa che nel mio residence non vedo mai luci accese oltre le 22.00!!!
Ciao Ezio
Ciao, grazie per la risposta, non pensavo che fossero così mattutini 😀
cena alle 18:30 !!quindi telegiornali e film iniziano tutti presto, ma d’estate vanno a letto quasi con il sole??! 😀
Bè, deve essere fantastico ugualmente, mi ha colpito molto la chiesa, in questo modo è ottima per portarci tutta la famiglia, molto bello.
Un altra cosa che mi piace molto è l’istruzione scolastica negli usa rispetto a quì in italia, mi sarebbe piaciuto frequentare una scuola americana.
Ah, posso farti un’altra domanda? ma per le patenti auto/moto come funziona? la maggiore età è a 16 anni?
Ogni Stato ha la sua regolamentazione.
Qui per guidare devi avere 16 anni.
L’esame sono solo quiz che si fanno al computer. La cosa fantastica che alle 8.00 puoi fare l’esame pagando 5 $ se alle 8.10 hai finito e non hai superato l’esame puoi rifare la fila e pagando altri 5 $ rifai l’esame di nuovo.
Cosi’ fino a quando non hai finito i soldi od hai superato l’esame.
Poi c’e’ la pratica, che se non sai l’inglese non e’ proprio facile, perche’ l’istruttore ti fa sempre qualche domanda in puro slang del luogo, alla quale se non rispondi bene ti boccia!!!
Un mio amico e’ stato bocciato perche’ non ha capito che doveva accendere i tergicristalli!!!!
Finito cio’ in tempo reale ti danno la patente.
Tutto facile, veloce ed economico.
Bello! veloce e direi molto economico!
Ma poi le auto in usa mi sono sempre chiesto una cosa, le frecce non ce l’hanno? cioè, dietro lampeggiano gli stop? e davanti?
MArco,
scusa se l’altra replica ti ho chiamato Stefano!!!
Comunque anche qui le macchine hanno le frecce davanti e dietro, compreso i lampeggianti.
L’unica cosa di diversa e comoda e’ il cambio automatico, quindi la frizione non esiste!!!
Comodissimo se c’e’ molto traffico, cosa che ad Huntsville praticamente non esisite!!
Non preoccuparti per il nome.
Il cambio manuale è più bello, però ti do ragione che possa essere più scomodo 😀
oltre alle frecce però hanno le luci arancioni di ingombro vero?
Ma l’inglese parlato, cambia molto da stato a stato? cioè, quì in italia cambia molto la parlata addirittura tra un paese e l’altro (in alcuni casi), anche là è così??
Marco
qui l’inglese e’ cosa completamente diversa da quanto si impara in italia, od in Inghilterra!!!
All’inizio sembra di capire poco poco, poi piano piano l’orecchio si abitua e inizi a capire.
Nell’ambito della stessa citta’ il modo dei parlare dei neri e’ completamente diverso da quello dei bianchi. Spesso e’ difficile capire e farsi capire. anche perche’ spesso loro non coniugano il verbo ed allora puoi sentire I be invece di I am, oppure he don’t invece di he doesn’t!!!
hehehehe bello! 😀
mi piacerebbe provare, anche se all’inizio deve essere un macello 😀
Ciao Ezio e complimenti per l’interessante blog. Ho gradito molto le foto e le descrizioni, ma vorrei farti amichevolmente un paio di appunti: il “missile”, dove e’ appoggiato tuo figlio e’ in realta’ un serbatoio supplementare usato per i voli di trasferimento, mentre il mezzo corazzato non identificato e’ un M2 Bradley, un Infantry Fighting Vehicle (IFV) all’incirca equivalente al Nostro Dardo.
Un abbraccio e buon lavoro in quel di Huntsville, AL
Aleks
CIao Aleks
sei mitico!!
COme fai a sapere tutte queste cose?
Sei un appassionato di cose militari od un militare!
E poi , se posso, vivi in USA?
Ora vado a modificare subito la parte di articolo!
Che fosse un serbatoio proprio non me lo aspettavo, ma riguardando bene la foto forse era trppo grosso per esser un missile o razzo!!
Grazie
Ezio
o sei un militare italiano??
Ezio: ex-Sott.le EI, appassionato di storia e cose militari e del Sud degli Stati Uniti, dal Texas alle due Carolina, passando per il Deep South. No, vivo in Italia, ma ogni tanto mi reco oltreoceano perche’ adoro natura, spazi aperti, il blues, country, rock and roll, jazz (e il Sud e’ la culla di questi generi musicali!). Comunque, da turista, ci sono passato dalle “tue” parti, anche perche’ patito di aviazione e tecnologia aerospaziale: Huntsville e’ un gioiellino di cittadina. Poca vita, e’ vero, ma mi e’ sembrata un posto tranquillo in cui vivere e piuttosto bene organizzato. Mi fa piacere che anche tu abbia riscontrato le mie stesse impressioni.
Ah si, mi diletto anche nella preparazioni di piatti del Sud: cajun, creole, tex-mex, cucina della Louisiana e tanto altro ancora (ho sbirciato i tuoi post culinari, eheh!). Purtroppo molti italiani pensano agli US solo per via di hamburger, french fries e coca, che pure mi piacciono molto, ma che non rappresentano l’intera realta’ culinaria americana, che e’ piu’ varia di quanto uno possa credere. Purtroppo gli americani (ma non solo loro) cucinano poco a casa e si affidano troppo a prodotti precotti! Per quanto riguarda gli italiani che mangiano piatti italiani all’estero e si lamentano 9 volte su 10: beh, se lo meritano 🙂
ciao!
A.
Mi sembravi troppo preparato per essere una persona non del giro nostro!!!
LA parte musica qui nel sud credo che sia da visitare. Noi siamo stati solo a NAshvile per ora. Il mese prossimo andremo a Memphis (magari assaggiamo un po di BBQ fatto bene) e abbiamo in programma New Orleans.
PEr noi e’ un po difficile andare in questi posti, dato che non sono poi cosi’ sicuri e con i bimbi e’ impossibile andare a sentire musica nei locali!
PEr quanto riguarda la ccucina americana, oramai mi sono appassionato, tramite i canali travel e food via cable.
Appena avro’ tempo devo fare qualche post culinario.
Per gli italiani che vengono in america e mangiano spaghetti e pasta, anche io la penso come te: ben gli sta!!!
Ciao Ezio