4 vecchi in america

I FIGARI NON SONO AD HUNTSVILLE!!!

Posted in Varie by quattrovecchiinamerica on 2 agosto 2009

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I FIGARI NON SONO AD HUNTSVILLE!!!

 

Paolo, che vedete sopra mentre mangia a 4 ganasce a Cracker Barrel (ristorante di poche pretese, ma economico e con piatti saporiti), aveva  bisogno di un taglio di capelli. Infatti sembrava sembrava uno svedese degli anni 70. Poteva sembrare il figlio degli Abba o di Bjorn Borg !!!

Allora oggi che era brutto tempo siamo andati dal barbiere (qui sono aperti anche la Domenica, sopratutto perche’ molti hanno il negozio nei Mall, che la Domenica sono aperti).

Fino ad ora avevamo provato due barbieri. Il primo all’interno della base militare e’ il barbiere che serve militari e civili della base. Qui non si bada molto per il sottile e vanno giu’ forte di macchinette elettriche!!!

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Il negozio e’ tipo questo qui sotto in foto, una grande sala di attesa e tanti barbieri (almeno 8) che aspettano il malcapitato, come avvoltoi affamati, di mancia!!

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La particolarita’ di questo negozio che i barbieri sono tutti neri. Non ce ne e’ uno di altro colore, neanche a pagarli!!! Questo non dice nulla, tanto qui la maggiorparte della popolazione e’ colorata,

(Fate attenzione a dire ad una persona di colore che e’ “colored”!!!!

Una volta ero fuori citta’ per lavoro ed ero in compagnia di una signora nera, simpatica ed intelligente. Mentre eravamo a cena parlando del piu’ e del meno ho detto qualcosa del tipo “quale e’ la religione dei “colored people” ad Huntsville”.

Ho visto che lei mi ha guardato molto male. Allora le ho chiesto perche’ e lei mi ha risposto che dire colored ad un nero e’ molto offensivo. Mi ha detto che si dice black people. E pensare che da noi se dici persona di colore sembra un complimento!!!!)

ma la particolarita’ e che non usano ne rasoio ne forbici (se non in casi eccezionali). Usano, come maestri, la macchinetta elettrica. Il taglio dura 5, 6 minuti al max e la tua testa risente molto delle maniere abbastanza rudi dei barbieri. Siano essi maschi o femmine!!!

Se non state attenti a spiegare bene il tipo di taglio che volte potrete diventare calvi come questo baldo giovane sotto!!!

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Anche Elvis ha provato questa esperienza.

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Pero’ io dopo essere andato varie volte dai Figari militari, non ho avuto il coraggio di portarci Paolo. Il primo taglio americano lo abbiamo fatto da una barbiera tedesca, sempre all’interno della base. Lei era decisamente meno militare nel taglio e la sua clientela era di ceto piu’ elevato (non erano reclute od allievi, ma Colonnelli, Generali e sopratutto civili).

Questo mi aveva rassicurato e mi aveva mandato li un mio collega tedesco, che si serve da lei da tempo immemore!!!

Anche da lei l’esperienza e’ stata negativa. Per poco a Paolo non gli tagliava l’orecchio!!!! Anche perche’ lui non sta mai fermo un attimo. Pero’ alla fine il taglio non e’ stato dei peggiori.

Naturalmente non era mai come il taglio che Flora (la nostra parrucchiera di Roma) gli fa abitualmente.

Due divagazioni a tema, una comica ed una seria.

Anche il maestro Toto’ si cimento’ in un film “Figaresco”.

 

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“Figaro qua, Figaro là” 1950 di Carlo Ludovico Bragaglia. Soggetto e Sceneggiatura Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Age, Furio Scarpelli. Produttore Golden Film, Direttore della Fotografia Mario Albertelli, Musiche Gioacchino Rossini adattate e dirette da Pippo Barzizza, Montaggio Renato Cinquini, Sceneggiatore Alberto Boccianti, Direttore di Produzione Romolo Laurenti, Aiuto Regista Roberto Cinquini, Fonico Ovidio Del Grande.

Interpreti: Totò (Figaro), Isa Barzizza (Rosina), Gianni Agus (conte di Almaviva), Guglielmo Barnabò (il governatore), Renato Rascel (don Alonzo), Franca Marzi (Consuelo), Luigi Pavese (Pedro), Jole Fierro (Colomba), Pietro Tordi (Fiorello, Ugo Sasso (un bandito), Mario Siletti (il giudice), Mario Castellani (un attore), Flora Torrigiani (una ballerina).

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Trama: Figaro viene multato perchè scoperto a radere di domenica. Il conte di Almaviva si offre di pagare la multa purché Figaro lo aiuti a sposare Rosina, figlia del governatore. Il giorno delle nozze Figaro organizza uno spettacolo e con uno stratagemma fa sposare i due. Il governatore insegue Figaro che si nasconde in un cannone, ma viene sparato proprio sulla soglia della sua bottega: è domenica viene arrestato ma poi fatto liberare dagli sposi 

Ancor prima Mozart si cimento’ nell’opera a tema, componendo ” le nozze di Figaro”.

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Da Wikipedia ecco un sunto sull’opera (che non va persa):

Le nozze di Figaro, ossia la folle giornata (K 492), è un’opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. È la prima delle tre opere italiane scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte.

Musicato da Mozart all’età di ventinove anni, il testo dapontiano fu tratto dalla commedia Le mariage de Figaro di Beaumarchais (autore della trilogia di Figaro: Il barbiere di Siviglia, Le nozze di Figaro e La madre colpevole).
La trama è di fatto la continuazione di quella del Barbiere di Siviglia, portato alla fama moderna dall’
opera omonima di Gioachino Rossini, al tempo di Mozart reso famoso dall’opera di Paisiello, che il compositore austriaco ascoltò.

Le nozze di Figaro, una delle più famose opere di Mozart, è la prima di una serie di felici collaborazioni tra Mozart e da Ponte, che ha portato alla creazione del Don Giovanni e Così fan tutte.

Fu Mozart stesso a portare una copia della commedia di Beaumarchais a Da Ponte che l’ha adattata a libretto in sei settimane. Da Ponte la tradusse in lingua italiana (ai tempi la lingua ufficiale dell’opera lirica) e rimosse gli elementi di satira politica dalla storia.
Eppure fu solo dopo aver convinto l’imperatore
Giuseppe II della rimozione delle scene più discusse che questo diede il permesso di presentare l’opera. Così Le nozze di Figaro, finita di comporre il 29 aprile, fu messa in scena al Burgtheater di Vienna, il 1 maggio, 1786.

L’opera è in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, sulla quale cerca di imporre lo “ius primae noctis“. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni. L’opera è per Mozart (e prima di lui per Beaumarchais) un pretesto per prendersi gioco delle classi sociali dell’epoca che da lì a poco saranno travolte nei fatti con la Rivoluzione francese. Può, inoltre, essere letta come l'”opera degli amori”. L’intreccio mostra le varie fasi dell’amore, Cherubino e Barbarina l’AMORE ACERBO, Susanna e Figaro l’AMORE CHE SBOCCIA, il conte e la contessa l’AMORE CONSUMATO E SENZA PIU’ PASSIONE, Marcellina e don Bartolo l’AMORE MATURO.

  

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Continuiamo con i Figari dell’Alabama. Qualche giorno fa ho visto il figlio di amici che aveva un bel taglio di capelli. Allora abbiamo chiesto dove era il barbiere e ci hanno dato l’indirizzo. Raccomandandoci di andare dalla Signora Beverly.

Allora oggi pomeriggo io e Paolo ci siamo diretti al negozio di Beverly. Appena arrivati chiedo di lei, ma non c’era. Avrei dovuto capire che la giornata non era delle migliori. Pero nonostante l’avvertimento del fato, decido di far tagliare i capelli ugualmente a Paolo, ad una signora cicciotta che poteva fare bene la macellaia o la cassiera in macelleria.

Iniziano i primi segnali di incomprensione tra lei ed il mio inglese. Io le spiego, in un inglese decisamente comprensibile che volevo, per Paolo , capelli corti davanti, lunghi dietro, sfilzati ai lati e con le orecchie scoperte. Mi sembrava facile da capire. Dopo 5 minuti di taglio (nel quale ho temuto molto per la vista di Paolo, infatti lei tagliava i capelli davanti agli occhi facendo partire da lontano le forbici, come se dovesse infilzare una quaglia!!!) mi dice che aveva finito. Praticamente gli aveva tolto 1 cm da tutti i lati e basta!!! Allora le dico che li volevo piu’ corti e le ripeto le raccomandazioni di sopra. Lei taglia via un altro cm, ma gli fa la testa a caschetto totale!!!! Continuo a dirle che li volevo in altro modo e per facilitarle il lavoro le dico di farli come al bambino che c’era stato in precedenza. Lei mi dice che Paolo con quel taglio starebbe male e vorrebbe farli come quelli che ho io, cioe’ a spazzola!!!! Allora per farli a spazzola potevo andare dentro la base, dove sono maestri in questo tipo di tagli!!!

Gli faccio fare i capelli un po piu’ corti davanti e poi desisto, dato che da una rapa non puo’ uscire sangue!!!!

Pago i 10 $ dovuti e alla richiesta di mancia, esito un po’ data la sua completa inesperienza nel taglio dei capelli, ma le do ben 2 $ (20 %, che si da solo nei casi di estrema soddisfazione). Ben di piu’ di quello che si meritava, nulla!!!

Ora Paolo e’ un misto tra un erede di San Francesco 

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ed il bambino di mamma ho preso il morbillo!!

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Praticamente non e’ cambiato quasi nulla dalla foto iniziale!!!  

In settimana tornero’ dalla tedesca, che alla fine era una delle meno peggio!!!

 In attesa di trovare un parrucchiere specializzato in tagli ai bimbi.

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Pero’ non ci si puo’ sempre lamentare poteva capitarmi di peggio.

Come un negozio di barberia a Manila

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od in un penitenziario dell’Ohio!!! 

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Non meglio va alle donne che qui si vogliono fare la ceretta.

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Dai discorsi che sento dalle donne italiane, sembra che le cerette siano costosissime (e questa e’ una delle poche cose che costa di piu’ dell’Italia) e le addette alla ceretta sono 100 volte piu’ scarse dei barbieri e delle parrucchiere. 

Forse e’ meglio il fai da te??

 

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6 Risposte

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  1. Katia said, on 20 agosto 2009 at 12:16 PM

    Sei sempre il solito esagerato!Paoloe’ carinissimo con il caschetto!

    • quattrovecchiinamerica said, on 20 agosto 2009 at 4:50 PM

      Sara’ carinissimo ma la parrucchieralaavrei strozzata!!!

  2. Giuliano said, on 10 aprile 2010 at 2:22 PM

    Ezio,
    sono stato piu’ fortunato a Indianapolis in un negozio di barbiere dal quale uscivano teste con capelli a spazzola molto corti: uno dei barbieri era capelluto quasi come Pecos Bill e sono andato da lui e gli ho spiegato che volevo un taglio come il suo. Me li ha tagliati bene con la forbice, all’europea. Stavo per uscire senza dare la mancia (non sapevo che fosse obbligatoria) ma, dopo uno sguardo di Carole che mi aveva accompagnato, ho rimediato all’istante.

    Quella signora di colore (black) con la quale avevi parlato, come avra’ preso l’affermazione di un Presidente del Consiglio italiano a caso, il quale disse che Obama era bello abbronzato?

    • quattrovecchiinamerica said, on 12 aprile 2010 at 4:56 PM

      CAro Giuliano la prossima volta cerchero’ un barbiere con le forbici vere.

      Mi hanno parlato bene di un barbiere vicino a casa mia. Ti diro’ presto!!

      Ezio

  3. Giuliano said, on 11 aprile 2010 at 2:05 PM

    Ho chiesto a Carole perche’ il termine “colored” e’ ritenuto offensivo.
    Perche’ era il termine dispregiativo usato dai bianchi ai tempi della segregazione razziale.
    Ora invece i colored sono orgogliosi di essere black.

    • quattrovecchiinamerica said, on 12 aprile 2010 at 5:02 PM

      Caro Giuliano

      guarda che dopo 20 mesi in Alabama ho imparato che i “neri” non devi chiamarli:

      nigros
      colored
      black

      Tutti termini dispregiativi, nelle loro menti!!

      L’unico termine che accettano e’ afroamerican!!

      mentre a scuola la maestra chiama i neri “brown” ed i bianchi “peach”!!

      Have fun Ezio


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