MA QUANTA LIBERTA’ C’E’ IN AMERICA??!!
MA QUANTA LIBERTA’ C’E’ IN AMERICA??
Dopo piu’ di un anno passato in Alabama abbiamo accumulato esperienze di vita americane.
Come si evince dai posts fino ad ora scritti, la maggiorparte delle esperienze sono state positive. Pero’ ora vi voglio comunicare anche qualche esperienza negativa, diversa, che in qualche modo modifica la percezione che vi abbiamo fornito della vita in Alabama.
A premessa di cio’ che sto per scrivere, resta il fatto che la qualita’ della vita per una famiglia con figli piccolo e’ nettamente migliore qui in Alabama che a Roma/Italia.
Su questo non ci sono dubbi di sorta.
Partiamo da una esperienza recente.
Ieri ero all’aeroporto di Miami,mentre aspettavo il mio aereo per Atlanta. Avevo piu’ di 2 ore di tempo ed ho deciso di fare un giro per i negozietti dei terminal.
Mi piace entrare nei negozi di profumi, non per comprarli ma per provarne qualcuno e capire quale potrebbe essere il mio prossimo profumo Anche se sono anni che uso lo stesso Odyssee de Miyake!!!
Entro nel negozio e me ne provo uno. Non mi piaceva e vado via. Pero’ ho notato che le commesse mi guardavano in modo sospetto.
Continuo a gironzolare nel terminal e dopo 1 ora ricapito nello stesso negozio. Appena entrato mi si avvicina una commessa che mi chiede la carta di imbarco. Nulla di strano in quanto l’acquisto dei profumi generalmente e’ consentito solo ai viaggiatori internazionali.
Le dico che vado ad Huntsville e lei mi dice che non posso entrare nel negozio, perche’ non viaggio fuori gli USA!!
Le spiego che non voglio comprare, ma solo vedere.
Lei imperterrita mi dice che non posso neanche entrare nel negozio.
Le dico che mi sembra molto strano, perche’ e’ un’area pubblica e fino a prova contraria non “off limits”.
Lei non si scompone affatto e mi dice che c’e’ un cartello all’entrata, che effettivamente diceva che ai viaggiatori nazionali non e’ neanche consentito entrare!!!
Ed aggiunge: “questa e’ l’america”. Quasi contenta di questo sopruso, difficilmente comprensibile per noi europei!!!
Non voglio insistere, tanto capisco che non avrei mai potuto aver ragione (qui in USA!!!!) e la lascio dicendole che una nazione fondata sulla liberta’, dovrebbe vergognarsi di esporre certi cartelli!!
Ma vi sembra normale non poter entrare in un negozio, aperto al pubblico??
Questo stupido episodio mi ha fatto pensare ed ho tirato fuori dai miei ricordi, tutte le volte che non ho potuto fare qualche cosa.
Eccone alcuni elencati, senza ordine logico.
Salve, e’ già da un po’ che vi seguo e ormai mi sembra di conoscervi davvero, al punto che nelle discussioni di tutti i giorni mi capita spesso di citare le informazioni che leggo sul vostro blog, del tipo: “conosco una persona che mi ha detto che…”.
Io penso che la libertà di ciascuno finisca dove inizia quello di qualcun altro, perciò mi sembra che l’atteggiamento adottato in Alabama sia volto a garantire che ciascuno possa contare sulla sua fetta di libertà , senza dover essere più furbo di qulcum altro come spesso e’ necessario qui da noi in Italia, per vedersi riconoscere quelli che dovrebbero essere dei diritti.
Sono innamorato del mio paese e degli italiani ma ogni tanto mi piacerebbe che alcune cose fossero un po’ più simili a quelle che leggo qui.
Continuerò a seguirvi con piacere, un saluto a tutti.
CAro Emanuele
prima di tutto benvenuto!!!
Poi ti posso confermare che se l;Italia avesse anche solo il 50% dell’educazine civica che hanno gli americani, saremmo veramente una nazione che non avrebbe da invidiare niente alle altre!!!!
Qui non hanno niente dal punto di vista artistico, ma molto dal punto di vista della natura.
Ma sono talmente fieri di quello che hanno e di quello che hanno, che sembrano tutti bambini che ammirano i loro giocattoli!!!
Ti ripeto che invidio a loro il senso di Nazione che hanno. A scriverlo non si puo’ capire, ma vivendoci capisci in ogni momento che loro sono veramente fieri della loro nazione!!!
Te ne accorgi nelle azioni di tutti i giorni.
Io spesso vado in giro in divisa (mimetica) per il mio lavoro. E puntualmente le persone mi fermano e mi dicono: grazie per proteggerci”. Le prime volte dicevo loro che ero italiano, ingegnere e quindi non combattevo in nessun teatro operativo. A loro non interessava nulla e mi ringaziavano ugualmente. Ora dopo aver capito che tanto a loro poco interessa se sei un ingegnere of un combattente (basta che in qualche modo lavori per difendere la patria) non gli dico piu’ nulla e li saluto con affetto. Il mio saluto (come quello di tutti i militari) per loro e specialmente per i bimbi e’ un vero onore!!!!
Durante ogni manifestazione c’e’ l’inno nazionale, tutti si alzano e tutti portano la mano al cuore, cantando a squarciagola!!!
Ma noto che non e’ forma , ma lo sentono davvero!!!!
Queste sono le mie sensazioni, ma credo che siano molto vicine alla realta’. Purtroppo molto lontano da quella italica!!!!
Carissimi,
permettetemi di usare questo termine ma è da un pò che vi leggo e sinceramente mai lettura mi è stata più gradita!!!! Vivo in provincia di Roma (esattamente Marino) ma negli anni passati mi è capitato molte volte di recarmi negli USA (principalmente NYC ma quella città non è rappresentativa del paese!!) ma sono stata anche a Titusville in FL e li ho avuto modo di vedere la vera provincia americana (e quella SI che è rappresentativa del loro paese!!!) Vi dico questo perchè leggere i vostri commenti e racconti mi riporta a considerazioni che anch’io avevo fatto in passato: che paese stupendo ed allo stesso tempo “limitato” (senza offendere nessuno) è l’america!!!! Leggendo questo post poi….
i limiti e le restrizioni che noi italiani giudichiamo assurdi sono veramente tanti e ancora di più li ho considerati tali quando avevo 20 anni ma vi dirò-….. adesso che ne ho 44 ed ho una bimba di 7…..beh ne vorrei avere molti anche nella nostra bella Italia!!!! Tanti di quei limiti mi farebbero sentire più tranquilla nelo crescere mia figlia. Un esempio? Proprio quello delle macchine che non possono essere parcheggiate vicino alla scuola… Quando mia figlia esce da scuola dai gradini dell’edificio sbocca direttamente sulla strada dove passano le macchine guidate dalle solite mamme che devono parcheggiare DAVANTI all’uscita per poi stare 20/30 minuti bloccate in macchina perchè non si riesce a passare!!!!! Qualcosa abbiamo da imparare dagli americani…… Continuo a leggervi (vi ho scoperto da poco e mi stò leggendo tutto il vostro blog giorno dopo giorno) e mi ritroverete a commentare qualcosa d’altro (commentare è un termine improprio…a condividere con voi le vostre esperienze…se me lo permettete!!!) Un grosso saluti a voi tutti da…una perfetta sconosciuta….ma che quasi vi risponde mentre vi legge!!!! CIAO
CIao July
benvenuta tra noi !
COndivido al 100% quello che hai detto. DA noi abbiamo raggiunto un limite massimo di spudoratezza e furbizia, che chi vive in Italia non riesce a vedere!!
Fare i furbi e fregare un pochettino e’ diventato normale!
Non parliamo poi di quelli che rubano apertamente!
CHe poi difficilmente vengono beccati e quando beccati difficilmente scontano una giusta pena!!
Io credo che se facessi un filmino della scuola di PAolo (uscita ed entratra) e lo inviassi alla Gelmini, le prenderebbe un colpo!!!
Purtroppo tutto e’ diverso, quasi tutto funziona perche’ qui si rispettano le regole!
DA noi abbiamo 10.000 leggi ma pochi le seguono!
FAtti sentire quando vuoi
Ezio
Beh… Il fatto del nogozio di profumi all’aereoporto mi ha davvero sconvolto… anche quello dei ragazzini ke non possono stare sui muretti. -.-”
Magari forse ci dovrebbero essere più marciapiedi…
Però credo che queste regole, anche se sembrano inutili, aiutano a mantenere iin piedi un paese.
D”accordo con te
queste regole , seppur stupide, aiutano la nazione ad essere piu’ ordinata e ligia al dovere!!
Tanto il profumo si puo’ comprare nel negozio che sta 20 metri avanti ed i ragazzi si possono riunire nei campi di basket e football!
Ciao Ezio