FORT LAUDERDALE: “THE VERY LAST HOLIDAY IN USA”
FORT LAUDERDALE: “THE VERY LAST HOLIDAY IN USA”
Chi legge il blog da tempo sara’ abbastanza confuso sugli avvenimenti recenti dei 4Vecchiiinamerica!
Infatti il blog si e’ clamorosamente sfasato, causa i molti impegni afferenti al nostro rientro in Italia.
Noi siamo rientrati da piu’ di un mese e mezzo e stiamo cercando di riabituarci velocemente al Bel Paese, ben diverso (per organizzazione, NON customer care ed educazione) dagli USA.
Nei giorni futuri cerchero’ di mettere in pari il blog, in modo da rendere bene l’idea dei nostri ultimi giorni in USA e del nostro rientro.
Intanto parliamo un po di Fort Lauderdale e di Miami, dove abbiamo passato la nostra ultima vacanza in USA, un paio di mesi fa.
Dovevamo scegliere tra un albergo a Miami o nella vicina Fort Lauderdale, e la sceltace’ andata su Fort Lauderdale.
Sia per motivi economici, che per motivi di spiaggia e di affollamento.
Fort Lauderdale e’ una piccola cittadina (dotata pero’ di downtown con grattacieli),
sul mare a meno di 15 minuti da Miami.
Gli alberghi sul lungomare sono abbastanza cari, ma se si va sulle vie immediatamente dietro il lungomare, i prezzi sono decisamente piu’ abbordabili e gli alberghi sono assolutamente nuovi e puliti.
Noi abbiamo scelto un Doubletree delle Hilton, che con meno di 90 $ al giorno ci dava una spettacolare camera al 17 piano, con cucina nuova di zecca (frigorifero, fornelli ad induzione, due lavabi e lavastoviglie), living room con televisore 42″ piatto e camera da letto con TV e doppio letto. Balcone panoramico e bagno nuovo di zecca, con doccia da 4 persone!
Accanto c’era un mall gigantesco e Publix per comprare cose da mangiare.
5 minuti di strada a piedi per raggiungere il mare.
Insomma un bellissimo albergo, che credo difficile da trovare in Italia a quel prezzo (circa 70 Euro a notte) in una localita’ di mare cosi’ famosa.
Io ho fatto un esperimento: farmi la barba con il rasoio elettrico per 2 settimane ed ecco il risultato: un vero barbone!!
Il tempo durante quei giorni e’ stato variabile spinto, dato che non ci siamo fatti mancare neanche l’ultimo uragano disponibile sul suolo americano!
Infatti una bella mattina alle 7.00 AM abbiamo visto passare, dalla finestra dell’albergo, l’uragano Irene (per nostra fortuna al largo delle coste di Fort Lauderdale)!
E vi assicuro che anche se era lontano faceva molta ma molta paura!!
Il sole forte si alternava alle nuvole ed alla pioggia con velocita’ difficile da capire per noi europei!
La spiaggia era chilometrica, ampia e naturalmente, come in tutte quelle visitate fino ad ora, LIBERA da fastidiosi stabilimenti balneari!!
Tutto allo stato naturale, MA PULITO!
Ecco i bambini giocare sul bagnoasciuga e farsi il bagnetto, sempre nelle vicinanze della riva, in quanto si tratta sempre di oceano con forti correnti.
Alla ricerca delle conchiglie perdute, sotto il nostro ombrellone.
Qui eravamo in albergo ad aspettare il taxi per andare a mangiare in un ristorante di pesce.
Stefania sorseggiava un Baileys ai bordi della piscina
dove avevano ricreato una spiaggetta per chi non voleva andare al mare.
La spiaggia e la piscina si affacciavano sul fiume, che era proprio dietro al lungomare.
Proprio li di fronte c’era la fermata del watertaxi che per pochi soldi ti portava alla spiaggia e fino anche a South Beach!
Sara, amante degli animali, dava la caccia alle ……
lucertole!
Dopo poco eravamo sul lungomare, ma il tempo non prometteva nulla di buono!
Il cielo era grigio, forse meglio dire nero, il vento ululava ed allora non c’era cosa migliore che tuffarsi in questa pentola di zuppa di pesce!
Stefania aveva scelto invece uno spiedino di pesce e verdura.
Ma io ero assolutamente piu’ contento per aver sotto il mio naso questa pentolaccia piena piena di pesci , molluschi e mitili!
Per la cronaca questo e’ stato uno dei migliori piatti mangiati in USA nei 3 anni di permanenza!
Chi invece si trovasse di fronte questo coloratissimo dessert, farebbe meglio a lasciarlo sul tavolo! Il sapore e’ terribile, ma l’odore ancor di piu’: sembra di odorare il detersivo per il bagno!
Qui Stefania si e’ prestata per una foto, ma naturalmente non lo ha mangiato!
Abbiamo invece finito il pranzo con il miglior dolce mangiato in USA: Mama’s Best Strawberry Shortcake, with Mama’s homemade Biscuits!
Provo a descrivere il sapore e la composizione: alla base di tutto c’e’ una specie di torta della nonna (una specie di ciambellone, con la consistenza a meta’ tra pan di spagna e ciambellone) dolce, semplice e senza speciali sapori. La torta e’ calda ed impregnata di sciroppo di fragole. Alla base, sopra e dentro ci sono fragole tagliate condite di zucchero e forse limone. Sopra la torta c’e’ un gelato di vaniglia (non letalmente dolce come al solito) e sopra tutto della panna (che qui si chiama whippy cream)!
Se si prende una cucchiaiata di dolce a partire da sopra a sotto, prima si trova il dolce della panna, poi il fresco del gelato, poi la bonta della torta per finire con la bonta’ delle fragole condite!
Eccezionalmente buono, calorico anche perche’ in formato XXXLARGE!
Due persone europee normali non riescono a finire la porzione per una persona americana!
Ecco il menu’ se avete voglia di curiosare tra le portate americane:
http://www.bubbagump.com/assets/menus/ft-lauderdale.pdf
All’uscita il tempo sembrava leggermente meno minaccioso, infatti abbiamo avuto tempo di fare una passeggiata tra i vari negozietti del lungomare.
Chi fosse amante dei bibitoni alcolici, non ha che l’imbarazzo della scelta: ma sappiate che i formati sono giganti!!!
Ma il tempo, come detto, era pazzerello e dopo 30 minuti ci siamo precipitati in albergo di nuovo, dato che una tempesta tropicale si stava abbattendo sulla zona (durano poco, ma sono violente!).
La notte dopo la tempesta, con vista sul downtown di Fort Luderdale illuminato.
Qui Stefania sorbiva un buon caffe’ italiano, fatto con la nostra macchinetta ed il nostro caffe’ Lavazza!
Da questa foto si vede il mare e gli alberghi piu’ costosi proprio di fronte al mare.
E questo era il condominio che ci ha fatto ombra per 15 giorni!
I giorni sono volati in fretta, e per noi era scoccata l’ora del nostro ultimo viaggi di ritorno ad Huntsville.
Qui sotto eravamo all’aeroporto di Fort Lauderdale, mentre Paolo guardava lo shoeshine, che da noi e’ una vera rarita’!
Il volo di ritorno era previsto con una tappa a Charlotte, per poi puntare decisamente su HSV.
Ma il viaggio verso Charlotte ci ha riservato delle sorprese!
Infatti mentre le hostess stavano servendo da bere, l’aereo ha fatto un sobbalzo in alto e poi in basso facendo volare tutte le bibite (per la cronaca il mio barattolo di birra e’ sparito dal mio tavolo, e le cokes dei bambini sono finite nei miei pantaloni!).
Ma non era tutto, infatti subito dopo l’aereo si e’ inclinato su di un’ala ed e’ iniziato a scendere per almeno 5 secondi (quasi in caduta libera) scivolando sull’ala destra!
Vi lascio immaginare la paura ed il caos durante quei 5 secondi!
Tutta la gente che urlava, comprese le hostess!
Passati quei 5 secondi l’aereo a ripreso il suo assetto di volo e siamo arrivati a Charlotte impauriti ma vivi!
Ecco i due provetti viaggiatori a Charlotte con le loro due valigiette personali!
Chi ha letto il blog fin dall’inizio, trovera’ al primo articolo una foto fatta esattamente 3 anni fa davanti a questa cartina geografica, quando eravamo arrivati a Charlotte, provenienti da Philly e diretti ad HSV!
Questa volta invece gli attori protagonisti delle foto sono stati i bimbi, che all’epoca dormivano nelle loro carrozzine!!
Come passa il tempo!
Nel vecchio post c’era anche una foto di Stefania sulle famose sedie a dondolo di Charlotte.
Eccone una dopo 3 anni con Sara!
E per finire una foto dei 4vecchiinamerica che potrebbe simboleggiare la fine delle nostre bellissime vacanze in USA!
CARTINA STRADALE DEL VIAGGIO ESTIVO
CARTINA STRADALE DEL VIAGGIO ESTIVO
Con questo post chiudiamo con le nostre vacanze estive. Sembra strano parlare di fine vacanze quando in Italia praticamente iniziano oggi!!! Ma qui tutto e’ diverso, le scuole iniziano ad inizio agosto e le ferie tocca farle a Giugno e Luglio. Meglio Giugno, perche’ non e’ periodo di tornadi ed uragani, che da Luglio/Agosto inziano a rompere le palle nei Caraibi, Florida, Golfo del Messico, Texas ed Oklahoma.
A dire il vero abbiamo detto tutto e di piu’ sui posti da noi visitati, ma mancavano le cartine. Dato che a parti invertite (io lettore e voi scrittori) avrei avuto piacere nel vedere e consultare le cartine del viaggio, con i relativi tempi di percorrenza e Km percorsi, eccole di seguito!!!
Huntsville-Fort Morgan
380 miglia/612 Km – 6 ore 50 min circa
Partenza da Huntsville ed arrivo a Fort Morgan. Si passa per Birmingham e per Montgomery. Tutta autostrada non a pagamento fino a 100 Km da Fort Morgan. Poi da li inizia una statale con tantissimi negozi e centri commerciali. Ne segue che si rallenta molto. Per chi volesse poco prima di Foley c’e’ una autostrada, a pagamento, di 30 Km circache porta direttamente a Gulf Shores/Orange Beach in 10 minuti. Mentre se si fa la statale ci vogliono anche 40 minuti!!!
Il tempo calcolato da google map e’ stato rispettato in pieno infatti ci abbiamo messo 7 ore, compreso sosta mangereccia. Questo era il nostro primo viaggio lungo in USA ed eravamo un pochettino preoccupati per il viaggio con i bimbi. Pero’ loro si sono dimostrati grandi viaggiatori, non hanno rotto piu’ di tanto e non si sono scocciati grazie al DVD ed al libro di stickers (uno a testa). Non hanno scocciato, ma ora abbiamo la macchina piena di adesivi in ogni dove!!!
Una curiosita’: fare benzina in USA e’ difficile (se non si sa cosa fare), ma costa poco!! Prima di tutto la benzina te la devi fare da solo, non esistono benzinai. Dopo aver scelto la forma di pagamento si fa benzina. Qui inizia il difficile: dopo aver scelto la benzina che si desidera (ce ne sono di tre tipi e tutte e tre si chiamano gasoline) si prende la pompa e si prova a fare benzina. Generalmente non esce niente. E questo ti fa entrare in crisi. Infatti non c’e’ proprio nessuno a cui chiedere. Inizi a pensare dove ho sbagliato? Vado dentro al distributore e chiedo? E se nel frattempo arriva qualcuno e fa benzina con la mia carta di credito, che ha gia’ ricevuto nel frattempo l’approvazione a far benzina? Tutte domande lecite. L’unica cosa da fare e’ quella di sollevare la base su cui e’ appoggiata la pistola, dopo aver tolto la pistola!!!! Fatta questa seemplice operazione la benzina inizia ad uscire, tenendo premuto il tasto sotto la pistola, come per miracolo. Alla fine si riabbassa la base e si riinfila la pistola nella pompa!!! Semplice,ma lo devi sapere!!! Io i primi tempi rimanevo un sacco di tempo a pensare cosa fare e poi annullavo l’operazione ed andavo in un altro distributore, dove non c’era il marchingegno infernale!!!!
Fort Morgan – Orlando
509 miglia/818 Km – 8 ore 20 min circa
Questo e’ il pezzo di viaggio piu’ lungo. Noi i abbiamo messo 10 ore, perche’ ci siamo fermati piu’ di un ora a Pizza Hut di Marianna. Se potete evitatelo!!!
Le prime due ore circa sono di strada statale. Poi si imbocca l’autostrada e da li sparati fino ad Orlando. Sparati e’ una grossa parola, infatti il limite sulle sutostrade e’ generalmente di 70 miglia/ora (circa 115 Km/h). Ma bisogna guardare i cartelli dato che spesso cambiano!!
Viaggiare in autostrada qui in USA e’ uno spasso. potrebbe guidare anche un bambino. Tutti rispettano i limiti, tutti hanno una distanza di sicurezza esagerata!! Non si vedono 10 macchine a 140 Km/h una attaccata all’altra ed un’altra macchina che le supera tutte e 10 a sinsitra, come generalmente succede da noi!!!
Dato che non corre nessuno, si usa guidare con il pilota automatico. Si imposta lavelocita’ a 70 miglia/h e si lascia il pedale dell’acceleratore fino a quando davanti qualcuno non rallenta. La frizione non esiste, dato che sono tutte macchine con cambio automatico. Non resta che vedersi un bel fillm sul DVD!!!
Se vi venisse in mente di andare piu’ veloce, tenete in conto che la polizia si apposta in punti strategici e non appena si superano i limiti esce e ti ferma senza pieta’!!! In questa lunga cavalcata nel sud degli USA, avremo visto almeno 50 macchine fermate dalla polizia. E qui non scherzano affatto. Si va dalla multa con riduzione dei punti sulla patente, all’arresto immediato!!!
Orlando – Fort Lauderdale
220 miglia/354 Km – 3 ore 23 min circa
Il viaggio e’ breve, tutta autostrada, ma qui siamo piu’ vicino all’idea di grande citta’. Allora il traffico e’ maggiore, qualche pezzo di autostrada si paga e si vedono piu’ furbetti in giro. Sembra di essere in Italia!!!
L’unica cosa da ricordare e’ che sull’autostrada si trovano spesso differenti corsie. Alcune sono riservate ai possessori di sunpass (e sono a scorrimento veloce) altre sono normali corsie autostradali. Le sunpass sono un po come il nostro viacard, cioe’ non ci si ferma mai al casello e il conto ti viene addebitato. Le altre hanno caselli di pagamento. Il problema nasce se tu per sbalgio o per disattenzione ti infili su una corsia sunpass. Se te ne accorgi puoi uscirne e tornare nelle normali corsie, ma certe volte non si puo’ e devi per forza passare nei caselli senza sbarre. Ti viene fatta una foto al volo e tu viene spedito il conto a casa con relativa multa. A noi e’ successo una volta, non ci siamo accorti e siamo passati senza pagare. Allora prima che mi facessero la multa, via internet ho pagato il dollaro dovuto con la carta di credito e tutto e’ finito!!! Potenza di internet!!!
Siamo stati anche a Miami e ci e’ bastato un giorno, in quanto sembrava di stare a Roma per il tanto traffico che c’era. Ma nonin citta’ ma lungo le mille autostrade che circondano e confluiscono in Miami.
Totale viaggio di andata:
1.108 miglia/1782 km – 18 ore 33 min circa
Iniziamo a risalire la china verso Huntsville!!
Fort Lauderdale – Orlando
220 miglia/345 km – circa 3 ore 24 min
Niente da dire se non che siamo contenti di ritornare in una citta’ grande ma non incasinata come Miami.
Non ho mai detto, ma mi sembrava superfluo che il nostro viaggio e’ stato notevolmente facilitato dal TOMTOM. Non mio zio ma l’insostituibile compagno di viaggio satellitare. Lui ci ha diretto, accudito e portati a destinazione senza nessun problema. Mai una cartina, mai domandato a nessuno nulla!!! Veramente utile, insostiuibile e mitico.
Pero’ devo confessare che comunque, ogni volta che dovevamo spostarci da un posto ad un altro, io consultavo la sera prima la cartina stradale su google map. Questo perche’ fidarsi e’ bene, ma conoscere le strade in anticipo e’ meglio!!! Infatti spesso ho fatto delle varianti ai suggerimenti del TOMTOM, ispirate dal mio sesto senso e dalle cartine consultate in precedenza su internet!!!
Orlando – Warner Robin
350 miglia/566 km – circa 5 ore 20 min
Finita la favola dei parchi di Disneyworld ci immettiamo in autostrada ed usciamo a Warner Robin, per dormire.
Io parlo di autostrada ma non e’ come la abbiamo in mente noi. Non e’ una strada con caselli e non ci sono aree di servizio lungo la strada. Invece delle aree di servizio ci sono, uscendo dalla autostrada, delle mega aree con alberghi a grappoli e ristoranti in abbondanza. E’ molto meglio ed hai un sacco di scelta, anche se i ristoranti sono poi alla fine sempre queiv10-15 che si spartiscono le autostrade.
Warner Robin – Huntsville
299 miglia/481 km – circa 5 ore 44 min
Per tornare a casa (!!!) abbiamo fatto una strada panoramica. Infatti invece di passare per Chattanooga o per Birmingham, come suggeriva google map, siamo passati per Anniston, Gadsen e Guntersville. Strada panoramica e piena di laghi.
Ultima annotazione di viaggio. Dalla nostra partenza da Fort Morgan, noi abbiamo lasciato tutti i bagagli del mare nel portabagagli della macchina. Questo per non dover scaricare e ricaricare ogni albergo la macchina. Tutto era a vista e per piu’di 2500 Km e 10 giorni la nostra macchina e’ stata carica di valigie e borsoni. Abbiamo visto citta’ piccole e grandi, girato di giorno e di notte, in posti affollati e desolati, ma nessuno ci ha rubato nulla!!!
Totale viaggio di ritorno
865 miglia/1.393 km – circa 14 ore 28 min
Totalissimo (andato e ritorno):
2000 miglia circa/3218 Km in 33 ore
Ecco un tabella di sintesi del viaggio:
Periodo |
Itinerario |
Km/tempo |
Albergo |
20-Jun-200904-Jul-2009 |
Huntsville-Fort Morgan |
612 Km6 ore 50 min |
Gulf shores Plantation805 Plantation Road
|
04-Jul-200907-Jul-2009 |
Fort Morgan-Orlando |
818 Km8 ore 20 min |
Springhill Suites OrlandoLake Buena Vista8601 Vineland AvenueOrlando, Florida 32821,+1 407 938 9001 |
07-Jul-200909-Jul-2009 |
Orlando-Fort Lauderdale |
354 Km3 ore 23 min circa |
Hyatt Regency Bonaventure250 Racquet Club RoadWeston, Florida 33326+1 954 384 6157 |
09-Jul-200914-Jul-2009 |
Fort Lauderdale-Orlando |
354 Km3h 23 min |
Springhill Suites OrlandoLake Buena Vista8601 Vineland AvenueOrlando, Florida 32821,+1 407 938 9001 |
14-Jul-200915-Jul-2009 |
Orlando – Warner Robin |
566 km5 ore 20 min |
Fairfield Inn Warner Robin221 Margie DriveWarner Robins, Georgia 31088+ 1-478-953-4200 |
15-Jul-2009 |
Warner Robin – Huntsville |
481 km5 ore 44 min |
Casa |
L’unico rammarico e’ non essere andati a visitare New Orleans, a meno di 4 ore da Fort Morgan, ma al mare si stava troppo bene!!! Sara’ per un altro viaggio!!!
BABBO ED EZIO A MIAMI
BABBO ED EZIO A MIAMI
Prima di parlare della due giorni a Miami, come non farvi vedere sopra nonno e nipote che mangiano felici patatine fritte a Mc Donald!!!
Qui si passa al pollo fritto, mentre il nonno cerca di montare il regalo del kids menu
Paolo con la sua prima posta pay
Sfocata ma bel momento di felicita’ tra nonno e nipote!
Stefania che si cimenta nella difficile arte di fare la mamma
Passiamo alla due giorni di Miami
Chi si cela dietro questo macchinone (mercedes sportiva accessoriata di tutto)???
Vado in ordine di eta’ e di “pennesita’”:
Giampaolo VECCHI, Franco SCIPIONI (padrone della macchina) ed Ezio VECCHI.
Non stanno girando Natale a Miami 2, ma stanno iniziando a mangiare presso un ristorante alla moda di Miami!!!
Fino ad ora il nostro blog si era limitato ad ospitare praticamente la generazione mia (anni 60 e 70 al max) definita a suo tempo “figli dei fiori”. Con le foto di oggi, e con quelle dell’articolo precedente, entriamo in un’altra categoria: “quelli del boom” (anni 30,40 e 50).
Infatti nell’articolo precedente c’era stata la new entry di Giampaolo VECCHI in Alabama, oggi c’e’ il grande Franco SCIPIONI che da anni si e’ trasferito all’estero (Brasile e poi Florida).
Parlando con lui ieri sera ho avuto la netta sensazione che lui e’ il tipico esempio di pennese che si e’ trasferito all’estero, ma non ha mai dimenticato la sua patria natia, e comunque si e’ completamente integrato in USA ed ha acquisto la mentalita’ americana.
Mi spiego meglio: lui non continua a pensare in piccolo come nei paesini e non subisce la mentalita’ americana, ma la ha assorbita e ragiona come un americano, ma con la astuzia e la furbizia di un italiano.
Come si dice in USA e’ un “open mind”!!!’
Insomma si e completamente integrato, ma non si e’ dimenticato di Penna, anzi.
Approfitto di questa new entry per fare un appello ai pennesi in USA: Valentino ed altri che non conosco fatevi sentire presto e mandate foto e storie da inserire nel blog.
Passiamo alla bella serata passata a Miami.
Prima di mangiare abbiamo gustato presso il bar, come dei perfetti americani, un aperitivo in attesa del nostro turno per mangiare.
Qui abbiamo avuto modo di notare le notevoli bellezze multietniche che Miami offre. C’e’ da notare che qui la bellezza delle ragazze e’ decisamente superiore a quella delle contadinotte nere dell’Alabama!!
Infatti qui esiste un misto di razze che fa paura, portoricane, Haitiane, Cubane, Americane, Messicane…….
Questo fa si che, oltre allo sviluppo di geni misti che fanno crescere belle e sane ragazze, la lingua principale sia lo spagnolo o qualcosa di simile. Infatti la lingua principale parlata mi e’ sembrata nettamente lo spagnolo!!! L’inglese mi e’ sembrata la seconda lingua e l’accento dei locali e’un inglese ma con cadenza spagnoleggiante.
Dopo le bellezze locali iniziamo ad ammirare i piatti coreografici, ma anche ottimi, del ristorante.
Babbo con bisteccona e vari “sides” di contorno
Franco con piattone di carne alla brace e vino
Ezio con meraviglioso halibut and shrimps grilled plus baked potatoes with butter and sourcream + draft iced beer!!
La serata e’ trascorsa piacevolmente tra una chiacchiera e l’altra. Ecco i due penesi doc che parlano naturalmente di Penna e dei pennesi!!
Ecco i due pennesi che si dirigono verso l’omino che mette a posto la macchina quando arrivi e te la va a riprendere quando ritorni (Valet Parking)
Rientrando in albergo siamo passati dentro la citta’ ed abbiamo notato la grandiosita’ della citta’. Estesa in modo inverosimile, autostrade in ogni dove, con un downtown (zona di Uffici) con grattacieli enormi e dalle forme piu’strane.
Si e’ notato anche, a differenza di Huntsville, la presenza di alcuni barboni per strada (non come a Roma, ma ce ne sono) che fanno sembrare la citta’ meno sicura.
Per quello poco che abbiamo visto sembra che esistano alcune vie con negozi e marciapiedi. Cio’ rende la citta’ piu’ latina, con un passeggio simile alle nostre citta’.
Ecco una via con negozi e marciapiedi, sogno per noi di Huntsville!!
Non abbiamo visto Miami Beach, ma la prossima volta colmeremo questo gap!!!
Al termine della cena Franco ci ha riaccompagnato in albergo.
L’albergo, essendo nella downtown era un megagrattacielo. Noi eravamo al decimo piano ed avevamo di fronte alla nostra stanza un giardino pensile, con sopra altri 30 piani minimo!!!
Qui sotto babbo con pigiama fasciante le sue grazie ,che si corica nel meraviglioso letto di lattice. Caratteristica di tale letto che appena ti stendi affondi di due centimetri, poi tutto si irrigidisce e fai un sonno che e’ meraviglioso!!
Perche’ vi mostro questa foto?
Non per il televisore ma per il frigorifero che sta sotto, celato dal pannello di legno. Tutti gli alberghi decenti hanno n fruigorifero, ma infernale come questo non lo avevo visto mai!!
Appena lo apri noti che c’e un muro di birre, aranciate coca, sprite ………. Dico un muro non per dire ma era proprio un muro e non ci potevi metter dentro neanche uno spillo. Quindi non potevi comprare, come di solito si fa, qualche cosa fuori e farla raffreddare nel frigo dell’albergo.
Voi direte bastava togliere quel muro di bibite e metterci le vostre!!! Geniale ma gli astuti albergatori ne hanno pensata una micidiale.
Se provi a togliere qualche bibita si nota che le stesse sono tenute in sede da dei rampini sinistri di plastica bianca. Ne ho provata a togliere una (ma perche’ avevo sete!) ed ho visto apparire sul display del frigo la seguente frase: “ti e’ stata caricata sul conto della tua camera la somma di 3 $” Fino a qui nulla di strano, anche se ci volevano gli occhiali per quanto piccola era la scritta!!!
Ma la cosa piu’ diabolica era il seguito del messaggio: “non provare a rimettere a posto la bottiglia presa altrimenti ti verra’ addebitato il doppio della cifra”!!!!
Assolutamente diabolici!!! Infatti se uno incautamente prova a vedere se trova la sua bibita preferita dietro le altre, ne scarica minimo 6 o 7 e ne ricarica altrettante, pagando una cifra!!Ho il dubbio che il gestore sia un italiano!!!
Da non credere!!!
Qui stiamo lasciando il nostro mega albergo in un taxi.
I taxisti qui a Miami sono tutti un po’ squinternati e guidano come se fossero a Montecarlo!! Da evitare anche se le tariffe sono abbordabili da comuni mortali.
Finisce qui il weekend a Miami, babbo ritorna a Roma con un volo diretto da Miami ed io ritorno ad Huntsville con un volo via Atlanta.
Al ritorno ecco le due pesti di Huntisville, che in questi due giorni hanno distrutto la casa ed il sistema nervoso della mamma:
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