TORONTO DA VERI TURISTI!!
TORONTO DA VERI TURISTI!!
L’ultimo giorno a Toronto lo passiamo come tutti i turisti del mondo: facciamo un giro sul bus “hop on hop off”. L’Autobus scoperto che fa il giro delle attrazioni turistiche piu’ importanti di Toronto. Come in molte citta’ (tra cui Roma) pagando il biglietto (noi abbiamo pagato 100 $ canadesi in 5) si puo’ prendere tutte le volte che si vuole il pulman. Infatti il pulman fa circa 20 fermate, si puo’ scendere a qualsiasi fermata e riprendere il bus alla stessa fermata o ad un’altra. La cosa bella del biglietto e’ che vale per tutto il tuo soggiorno a Toronto!!!
Partiamo da Dundas Square, centro di Toronto, alla scoperta delle bellezze della citta’.
Ecco le donne di casa Vecchi. Sara ha ancora il ciuccio, ma al nostro ritorno Stefania e’ riuscita a levarglielo. Infatti le ha detto che li aveva spediti a Bora (il cane di Maria, di cui lei era innamorata) ed ha funzionato!!! Oramai non lo chiede piu’!! Potenza di questa trovata!!!
Passiamo per il quartiere degli artisti, con molti ristoranti italiani, poi per il quartiere universitario. Primadi arrivare a casa Loma, vediamo la concessionaria della Ferrari e della Maserati!!
E’ il più famoso monumento storico della città, è situato su un colle che domina il centro città. Il castello apparteneva a Sir Henry Pellat, finanziere di primo piano, industriale e uomo d’armi. Sir Henry, da inguaribile romantico quale era assunse il noto architetto E.J.Lennox perché lo assistesse nella realizzazione del sogno della sua vita: la creazione di un castello “medioevale” che dominasse la città di Toronto. La costruzione iniziò nel 1911,richiese l’opera di 300 uomini e fu completata dopo quasi tre anni con un costo di $ 3.500.000 dell’epoca. Giardini di ogni tipo circondano la proprietà di sei acri sulla quale sorge l’edificio, i giardini sono inoltre abbelliti da originali sculture e da suggestive fontane. Sir Henry potè godersi la sua creazione per meno di dieci anni, infatti alcuni rovesci finanziari lo obbligarono ad abbandonare il castello.
Passiamo davanti al ROM, che non e’ uno zingaro gigante, ma un famosissimo museo di Toronto.
Il Royal Ontario Museum, popolarmente chiamato ROM, è il museo più grande del Canada per quanto riguarda l’etnologia e la storia naturale. Questo museo espone sei milioni di pezzi distribuiti in numerose sale.
La sezione sulle culture del mondo comprende le collezioni cinesi, con l’area “Arte nei templi” dove sono esposti tre dei murales meglio conservati della dinastia Yuan (1271-1368), oltre a grandi sculture di legno. Un’altra collezione, con 2.500 oggetti provenienti dalla Cina, copre un periodo storico di circa 7.000 anni, con una selezione che va da utensili di ceramica della preistoria fino a mobili del XVIII secolo.
Un’altra parte delle collezioni include la Galleria della Grecia Classica, Corea, Giappone, Egitto e la sezione europea, oltre alle sale dedicate alla cultura degli aborigeni del Nord America. Infine, la Discovery Gallery, uno spazio interattivo con tante attività hands-on per i più piccoli, che potranno così, per esempio, scoprire l’affascinante mestiere del paleontologo, e la Digital Gallery, con ricostruzioni tridimensionali della storia del paese.
Non ci fermiamo al museo perche’ decidiamo prima di finire il giro di tutta la citta’ per poi fermarci alle 16.00 al museo.
Continuiamo e passiamo di fronte alla Art Gallery of Ontario.
L’Art Gallery of Ontario è un museo di arte antica, moderna e contemporanea con sede in Dundas Street West 317.
La galleria espone opere di: Jean Arp, Edgar Degas, Max Ernst, Fernand Léger, Henri Matisse, Joan Miró, René Magritte, Claude Monet, Pablo Picasso, Camille Pissarro, Jackson Pollock, Alfred Sisley, Paul Klee, Andy Warhol, ecc.
Questa galleria venne fondata nel 1900, con la denominazione di Art Museum of Toronto. Inizialmente sito in un edificio denominato “The Grange”, venne poi ampliato nel 1974 con la costruzione di nuove aree in un edificio adiacente.
Nella collezione molte sono le opere di Tom Thomson e del Group of Seven. Su donazione dello scultore inglese Henri Moore la collezione si è arricchita di molte sue opere.
Continuiamo il giro e ripassiamo sotto la CN Towers. Da questa prospettiva la torre o i grattacieli sembrano storti!!!!!
Ci fermiamo a pranzo lungo l’harbour.
Qui con Maria aspettiamo di riprendere l’autobus per andare al ROM.
Pero’ prima di ripartire ci fermiamo a prendere in buon caffe’ a Starbucks Coffee!!!
Riprendiamo l’autobus e passiamo di fronte all’hockey Hall of fame.
Oggi sono un pochettino pigro e vi lascio la descrizione in inglese!! Comunque e’ una mega esposizione di tutto cio’ che riguarda l’hockey, dalle maglie ai trofei, alle fotografie ai giochi interattivi …..
A thrilling experience awaits the entire family at the Hockey Hall of Fame with over 57,000 square feet of interactive games and the finest collection of hockey artifacts from around the world.
Unlike other halls of fame and museums, the Hockey Hall of Fame is a vibrant, interactive and innovative destination for guests of all ages and levels of interest. Themed exhibits are artistically designed to colourfully present hockey’s passions and storied history. An exhilarating interactive rink area challenges guests to stop the shots from a virtual Wayne Gretzky and Mark Messier, try to score on Ed Belfour, record their own play-by-play on some of hockey’s most legendary goals plus much more.
Not to be forgotten, the Hockey Hall of Fame is the proud home of the NHL’s merit trophies, most significantly, The Stanley Cup – on display for guests to explore and touch. All trophies, along with portraits and biographies of each of the 306 Honoured Members of the Hockey Hall of Fame, are displayed in the Great Hall, an awe-inspiring heritage bank building (c. 1885) complete with ornate architecture and a spectacular stained glass dome, the largest of its kind in the Toronto area.
Now open for a limited time – the Hockey Hall of Fame’s Montreal Canadiens Centennial Exhibit, honouring 100 seasons of Montreal Canadiens hockey. The display features elaborate showcases, multi-media displays and a specially-designed replica Canadiens dressing room. Artifacts include Jacques Plant’s first goal mask, Georges Vezina’s final game stick and skates, jerseys spanning from Morenz to Koivu, milestone sticks and pucks, rings, trophies, and so much more.
Prima di tornare a dundas Square, passiamo a St. Lawrence Market. Zona antica dove sorgono ristorantini e mercati alimentari con edificiin mattoni caratteristici.
Incontriamo anche questa chiesa, di cui non ricordo nulla!!
E questo campanile.
Tornati al ROM ci accorgiamo che e’ troppo tardi per entrare e decidiamo di andare a farci un giro per la via piu’ “in” di Toronto: Bloor Street. Questa via e’ piena di negozi di grandi firme.
Finiamo il nostro tour con un giro in un mega centro commerciale: l’Eaton Center:
Eccoci nel tentacolare centro commerciale.
Questa foto di me (con il facciotto piu’ rubicondo del solito) e di Maria (che a confronto mio sembra una sogliola), conclude il nostro itinerario a Toronto.
Per chi non credeva che Maria fosse una buona cuoca, ecco le prove fotografiche!!!
Qui sta cucinando, leggiadra, spaghetti ad i frutti di mare!!!
Ecco il piatto pronto in tavola!!
Qui stavo gustando la famosa macedonio di Maria (copia, quasi pari, della macedonia della mamma Dora!!).
Paolo che si gusta l’aria frizzante sulla veranda di Maria.
Entrata della casa di Maria.
Questo e’ un curioso cartello di fronte alla sua casa: il significato e’ “qui potete giocare a pallone”!!!
Con tanto dispiacere salutiamo Maria, che ci ha accompagnato in albergo ed aspettiamo con ansia una sua visita nella ben meno esaltante Huntsville!!
Sotto la piscina del nostro albergo.
Paolo e Sara in piscina, prima di partire. Paolo sembra che stia facendo pipi nella jacuzzi!!!
Una curiosita’. Per andare in aeroporto ho chiamato il solito taxi, tramite l’albergo. Loro mi hanno detto che avevano una loro macchina che poteva portarmi all’aeroporto per 60 $ canadesi. Allora ho detto di si.
All’uscita dell’albergo ci aspettava questa Lincon, degna dei migliori artisti di Hollywood!!!
Prima di salire ho chiesto bene la conferma del prezzo ed una volta sicuro della cifra siamo saliti!!!
Ecco i 2 principini in Limousine.
Qui io e Stefania, in posa da cantanti un po fatti!!!
Il viaggio di ritorno consta dei due soliti piccoli aerei, con scalo a Detroit. Questa e’ una foto di una fontana curiosa e di Paolo che cerca di bagnarsi prima della coincidenza per Huntsville.
Treno che collega i vari terminal dell’aeroporto di Detroit.
Eccoci in un tunnel sotto la pista di atterraggio, nella nostra solita corsa tra i terminal, con i passeggini.
Il nostro viaggio nelle terre del Nord e’ finito.
Ci siamo divertiti, siamo stati contentissimi di vedere Maria dopo tanti anni ed abbiamo visto una bella citta’. Non tra le piu’ belle che abbia visto (ma come dice Maurizio Battista, noi siamo di Roma ed e’ difficle rimanere colpiti da una citta’, vivendo in una meravigliosa citta’ come Roma!!), ma nel complesso vale la pena di farci un viaggio, se accoppiato alle cascate del Niagara e magari qualche altra citta’ del Canada.
SULLA TORRE PIU’ ALTA DEL MONDO: CN TOWER
SULLA TORRE PIU’ ALTA DEL MONDO: CN TOWER
Dopo aver passato due giorni con Maria, decidiamo di lasciarla un po respirare ed andiamo a zonzo per Toronto da soli!!
La scelta e’ facile: andiamo verso la CN Towers, attrazione turistica per eccellenza di Toronto!! Il taxi ci lascia sotto la torre e dopo aver cercato l’entrata per i carrozzini (descritta con precisione sul sito, altrimenti difficilmente localizzabile!!) entriamo.
L’ingresso costava circa 70 $ canadesi per tutti e 4 (circa 55 Euro). Prezzo piu’ che accettabile.
Eccoci nella classica foto di rito per i turisti!!
Non contento della foto da iperturista vicino alla torre, eccomi vicino ad un alce, altro simbolo del Canada.
Queste sono le fondamenta poste nel 1973.
Come al solito alcune notizie sulla torre prese da wikipedia:
La CN Tower (Canadian National Tower), è la più alta torre per telecomunicazioni del mondo, seguita dalla Torre di Ostankino di Mosca (Russia).
Mentre se si fa una classifica dei grattacieli (quindi si fa una classifica sempre di strutture autoportanti, ma guardate dal lato gratacieli e non dal lato torri) la CN Tower, secondo la graduatoria ufficiale del Guinness dei Primati, risulta la seconda più alta struttura autoportante del mondo mai costruita.
Secondo la classifica ufficiale stilata dal Guinness dei Primati, a partire dal 1976 e fino all’ottobre del 2007 (ben 31 anni) la CN Tower è stata la più alta Struttura autoportante del mondo. A partire dal 24 ottobre dello stesso anno, la struttura ha dovuto cedere il primato al Burj Dubai (altezza 585 m), un grattacielo di tipo residenziale sito nella città di Dubai.
In realtà una struttura più alta esiste e si tratta di un’antenna per radiocomunicazioni situata nel Montana (USA) con circa 630 metri d’altezza. Tale struttura però non rientra nei parametri dei record in quanto è sostenuta da una serie di cavi d’acciaio che le permettono di non crollare.
Storia della torre:
All’inizio degli anni ’70 del XX° secolo, il Canada iniziava ad affacciarsi sulla scena mondiale come paese industrializzato dalle grandi capacità. L’economia registrava tassi di crescita molto incoraggianti, e la ricchezza media dei canadesi si attestava molto vicino a quella dei loro vicini Stati Uniti d’America.
Sull’onda di questo fermento economico-nazionale, la società Canadian National (CN), ente nazionale che gestiva il sistema ferroviario e delle telecomunicazioni canadesi, decise che era arrivato il momento di costruire una struttura in grado di rappresentare il Canada nel mondo.
Sulla base di ciò, vista anche la necessità di poter trasmettere segnali radio-televisivi sulle lunghe distanze, venne deciso che si sarebbe costruita un’altissima torre polifunzionale.
Il progetto finale di quella che sarebbe stata battezzata come CN Tower, prevedeva un’enorme struttura in cemento armato, con tre grandi piloni a forma di triangolo scaleno posti in maniera verticale ed appoggiati ad un unico grande pilone in cemento armato di forma esagonale.
Per far in modo che tale struttura potesse esser goduta dalla popolazione e potesse divenire un’attrazione mondiale, nel progetto venne inserito un enorme disco in acciaio e cemento che, a partire dalla quota di 342 metri, avrebbe ospitato al suo interno 4 piani di locali visitabili dai turisti.
Alla quota di 447 metri, invece, sarebbe stato posizionato un unico punto di osservazione per un numero ridotto di visitatori, lo Skypod.
I lavori di costruzione iniziarono ufficialmente il 6 febbraio 1973
e la torre venne ufficialmente aperta al pubblico nella primavera del 1976. (in solo 3 anni e 36 anni orsono!!)
All’inizio degli anni ’90 del XX° secolo, a causa dei costi di manutenzione eccessivi, la CN Tower venne ceduta ad una società privata che a tutt’oggi ne mantiene la proprietà.
Posizione della torre:
Situata a pochissima distanza dal centro della città di Toronto, tra la Union Station, lo Skydome (stadio da baseball) e l’Air Canada Center (stadio di basket e hockey) la CN Tower è oggi la maggiore meta turistica della città. Dall’alto si può ammirare tutta la skyline della città canadese, la visuale del lago Ontario fino alla città di Detroit e la visuale a nord si perde per l’immensa pianura che porta fino alla baia di Hudson. In cima alla torre si trovano un ristorante, un piano bar ed un punto di osservazione con terrazza esterna. Uno dei punti di forza della terrazza d’osservazione è il Glass Floor. In pratica, una parte del pavimento è ricoperta di spessi vetri che permettono ai visitatori di camminare con la sensazione di esser sospesi nel vuoto alla impressionante altezza di 347 metri.
Il ristorante situato a 360 metri di altezza è inoltre girevole e compie un giro completo intorno all’asse della torre ogni 90 minuti.
Nel punto più alto della torre, lo Skypod, situato a 447 metri d’altezza, nelle giornate limpide si possono vedere le grandi pianure e, a sud, gli Stati Uniti d’America.
Noi non abbiamo visto gli USA, ma l’aeroporto per i voli piccoli (p.es. New York) e’ proprio qui sotto.
La pista e’ incredibilmente corta!!!
Per arrivare al primo disco in acciaio e cemento, che ospita fra l’altro il ristorante girevole (noi siamo stati piu’ di un’ora a mangiare ma non sembrava girare affatto!!) si prende un’ascensore che fa 114 piani in meno di 15 secondi. Una vera saetta, ma non da il senso di voltastomaco. Inoltre il fondo ed un lato sono trasparenti e si puo’ vedere bene quanto sale.
Appena si arriva su si puo’ visitare il disco dall’interno. Ci sono finestre sigillate per 360 gradi. Una porzione di disco e’ riservata al ristorante (che secondo me e’ quasi un terzo del disco!!!).
La vista e’ mozzafiato. Inoltre se si e’ tifosi di baseball (e se sei occhio di lince) si puo’ vedere la partita che si svolge al Roger Center!!
Qui sotto con il tetto chiuso.
Qui la torre vista dallo stadio.
Poi si scende di qualche metro e si va su un pavimento trasparente, che da la sensazione di quanto sei in alto!!!
Anche Paolo fa la solita foto da turista, noncurante del vuoto che e’ sotto di lui!!!
Per dirvi quanto attenzione la mia famiglia ha per me, ecco un scatto che dovrebbe ritrarmi!!! Praticamente potrebbe essere chiunque!!!
Ecco la sensazione che avete quando mettete i piedi sul pavimento trasparente.
Quanto pesa la torre? 23.214 elefanti!!!!
Quanto e’ alta? 583 metri
Se c’e’ vento bisogna preoccuparsi? Non troppo perche’ resiste a venti di 190 Km/h!
Dopo aver visitato il disco, posto a 347 m, ci mettimao in fila per andare sullo skypod. Un disco di dimensioni piu’ piccole e che sta al piano 147 (esattamente a 447 m)!! 33 piani sopra il disco di acciaio!!
L’ascensore naturalmente e’ piu’ piccolo, contiene meno persone e la fila e’ piu’ lunga (almeno 20 minuti).
Oltre tale disco non si puo’ andare, perche’ c’e’ la torre delle telecomunicazioni, che e’ piu’ alta dello skypod di 102 m!!!
Faccio notare che il totale della torre e’ 553 m. Ma non e’ esattamente la somma di 447, altezza dello skypod, + i 102 m della torre di comunicazione!! Ci sono 4 metri che si sono persi!!!
Da quassu’ la vista su Toronto e’ ancora piu’ suggestiva.
Anche perche’ in quei giorni c’era una esibizione di jet militari e ne abbiamo visti parecchi che puntavano la torre, gli passavano al lato e scomparivano!!!
Verso le 14.oo avevamo fame, ma di scendere dalla torre non se ne parlava. Allora abbiamo optato per il ristorante al piano 114. Come direbbe il mitico Maurizio Battista (il comico che mi fa piu’ ridere di tutti!!!), abbiamo pagato e mo’ chi scende!!!!
Eccomi qui sotto che cerco di capire quanto mi stavano per portare via dal portafoglio!!!
Sara non si preoccupava tanto del prezzo ma di fare casino!!!
Appurato che non mi avrebbero portato via piu’ di tanto (infatti abbiamo pagato 115 $ canedesi, circa 90 Euro, in quattro) ci siamo rilassati ed abbiamo mangiato tranquilli e molto in alto!!
Paolo il solto piatto di patatine fritte e pollo fritto.
Sara si spara un piatto di pasta con burro e formaggio.
Io mi faccio proprio male con questo mega hamburger + patate fritte.
Finiamo in bellezza con questo waffle con panna (poca per la verita’ e fragole. Non era troppo buono.
Finito il pranzo ci rilassiamo ai bordi del ristorante.
Qui Sara sembra davvero che stia per buttarsi!!
Verso le 16.00 (siamo stati nella torre circa 4 ore e mezzo) dopo aver visto tutto, scendiamo dalla torre ed a piedi andiamo verso l’albergo. Subito all’uscita c’e’ lo stadio di baseball, con la sua scultura in bella vista. No bagarini e no sporcizia tutto intorno!!!
Foto della torre da sotto. Vi assicuro cheda sotto per fare la foto dovevi alzare tanto la testa da cadere all’indietro!!!
Tornando indietro verso casa passiamo per la stazione (senza troppi barboni) e vediamo questo strano grattacielo.
Qui siamo vicino a Dundas Square, centro pulsante di Toronto. Quel giorno c’era una festa brasiliana e tutti ballavano e cantavano a ritmo di samba!!
Dundas Square con effetti fotografici notevoli.
Dati di sintesi della torre:
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Altezza 553 metri
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Altezza Skypod: 447 metri
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Altezza Ristorante: 360 metri
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Altezza Terrazza interna: 347 metri
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Altezza Terrazza esterna: 342 metri
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Peso della Torre: 130.000 Tonnellate c.a.
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