4 vecchi in america

Do you speak alabamian ? (part 1)

Posted in differenze tra Italia ed USA, Famiglia e dintorni, Uncategorized, Usi e costumi, Varie by quattrovecchiinamerica on 31 ottobre 2015

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Do you speak alabamian ?

( part 1)

 

E’ da più di 4 anni che volevo scrivere un post sulla strana lingua e sui modi di dire che ho ascoltato in Alabama. Oggi finalmente mi sono deciso, visto che molti lettori del blog mi hanno scritto ed incitato a scrivere ancora qualche cosa sul mondo dell’Alabama.
Certo che se lo avessi fatto nel settembre 2011 (data in cui siamo tornati purtroppo in Italia) avrei avuto la mente fresca ed i ricordi della particolare parlata dell’Alabama sarebbero stati più vividi; scrivendo ora devo andare a cercare nei meandri dei ricordi per dirvi qualche cosa di interessante.

Lungi da me l’idea di volervi insegnare l’inglese, che si impara solo vivendo in nazioni anglofona e con molta buona volontà. Infatti non basta vivere in USA per imparare la lingua (la lingua non si impara ascoltandola solamente), ma bisogna provare ad integrarsi,  provare a parlare con i madrelingua (accettando di sbagliare e di fare gaffe linguistiche pazzesche), imparare a sbagliare, studiare molto la grammatica, per avere qualche chance di comunicare come loro.

Io dopo più di 3 anni parlavo benino, capivo bene, ma avendo approfondito non moltola grammatica, facevo ancora degli errori grammaticali, ma ero perfettamente integrato nel mio ufficio e nella società di Huntsville, dove peraltro si utilizzava un “very heavy deep south alabamian accent”!!

Per darvi un’idea di quale tipo di cantilena abbiamo sentito per molti anni vi allego un link del film Forrest Gump, in particolare un dialogo tra Forrest e Bubba, che da una perfetta idea del mondo fonetico-linguistico dell’Alabama (anche se per motivi hollywoodiani il dialogo è un po’ più marcato di quello reale).

https://www.youtube.com/watch?v=bkLHBXPYWuI

Il mio consiglio comunque per imparare un buon inglese si può riassumere in questa semplice frase: “don’t be shy, always speak: try, try, and try again”!

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Ma torniamo ai modi di dire che ho ascoltato in questi anni.

Uno tra i piu’ comuni modi di salutare, che bisogna conoscere per non fare scena muta quando vi verra’ rivolta questa domanda e’:

“Hi, how is it going?”.

A dire la verita’ le versioni che pero’ si sentono piu’ spesso sono:

– “how’s it going”

– “how’s it goin’ “

– “how’s going”

forme super contratte, che quando pronunciate dai locali risultano quasi incomprensibili, specialmente quando le si sente per la prima volta!!

Ascoltate il link di seguito per capire bene la loro pronuncia , specialmente dell’ultima) che vi assicuro la prima volta si fa fatica a capire:

https://www.youtube.com/watch?v=CV6eqMdwq7k

Tale modi di dire si usa essenzialmente quando ci si incontra ed e’ molto informale (nel caso non si fosse sicuri e’ meglio usare “Hello, how are you”?  oppure  “Hello, how are you doing today”?).

Ecco le risposte che potrete dare:

“It goes”

“Not bad. How goes it with you?”

“Well, thanks. How about you?”

“Good, you?”

“I’m good” or “Not too bad”.

“It is going good” and return a smile

“Thank you” and returning the question

Spesso la frase si usa anche per dire “hello” e si puo’ rispondere anche con “hey”.

Ora che sapete rispondere alla prima domanda della giornata passiamo oltre e dato che spesso how’s going e’ detta quasi automaticamente (cioe’ nel 90% delle volte le persone che la pronunciano non vogliono sapere per filo e per segno la vostra vita), dopo aver risposto come sopra capitera’ spesso che l’interlocutore vi dica una delle seguenti frasi:

“have a good day” (la classica buona giornata che auguriamo noi in italia)

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“have a great day” (questa frase noi la usiamo poco in Italia. E’ difficile sentire dire in Italia grande giornata!)

“have a nice day” (bella giornata)

“have an awesome day” (splendida giornata)

” have a blessed day” (variante religiosa, che si usa molto in Alabama, che significa circa benedetta giornata)

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“have a good one” (questa frase, tipica dell’Alabama, me la ha rivolta per la prima volta un afro americano ad un casello autostradale e per primo ho fatto veramente fatica a capire che cosa mi stesse dicendo, perche’ la sua pronuncia era impossibile da capire. Se dovessi scrivere come la pronunciano direi””e a gd n”! E comunque non ne capivo il significato. Comunque ho risposto you too, sperando che lui non mi avesse offeso!) 

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A questo punto siete pronti per entrare per la prima volta nel vostro nuovo ufficio e di sicuro qualcuno vi dira’: “welcome on board”!!??

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La prima volta che ho sentito e non capito questa frase e’ stato nel Luglio del 2008. Il mio capo americano mi stava dando il benvenuto nell’ufficio. E dopo di lui altri 5 colleghi me la hanno ripetuta ed io ho fatto finta di capire, visto che la pronuncia poteva essere scritta piu’ o meno cosi’: “uecom o bd”.

E subito dopo mi disse: “nice to meet ya”, facile da capire ora ma in quel giorno anche una frase cosi’ semplice (tranne lo ya al posto dello you, usato costantemente in Alabama) mi fu ostica da digerire.

E pensare che avevo un livello riconosciuto di inglese niente male!

Per concludere l’iniziazione del primo giorno ho per prima cosa capito che io in ALabama sarei stato per sempre non Ezio VECCHI, ma “Isio Vicci” (cosi’ mi hanno chiamato per piu’ di tre anni), ma sopratutto capii che la vita linguistica per i primi tre mesi ssarebbe stata dura!! Infatti il boss mi disse you’ll live in high cotton”!

Voleva dire semplicemente che mi sarei trovato bene a lavorare con loro, ma io ho capito solo giorni dopo dopo aver compreso che il detto prveniva dal southern sayings “We’re living in high cotton.”

Ecco la spiegazione in inglese:

Cotton has long been a key crop to the South’s economy, so every harvest farmers pray for tall bushes loaded with white fluffy balls in their fields. Tall cotton bushes are easier to pick and yield higher returns. If you’re living “in high cotton,” it means you’re feeling particularly successful or wealthy.

Al prossimo post per chiacchierare di altri modi di dire relativi al profondo sud degli States!

kuyukyyrk

4 Risposte

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  1. Patrizia said, on 31 ottobre 2015 at 4:17 PM

    Ciao Ezio è sempre un piacere leggere i tuoi posts

    • quattrovecchiinamerica said, on 1 novembre 2015 at 3:19 am

      CIao PAtrizia, grazie molte. La voglia di scrivere c’e’ sempre ma il tempo non piu’!! Una curiosita’: che cosa e’ il sito http://whois.arin.net/rest/ip/5.90.109.125 ?

      Se vuoi rispondimi anche in privato.

      Ciao Ezio

  2. Viola said, on 11 gennaio 2016 at 6:42 am

    Buongiorno,
    Mi chiamo Viola e sono una collaboratrice freelance che lavora per Promo-Logic, un’agenzia di comunicazione e media online.
    Sono interessata a pubblicare un articolo per http://www.realitatea.net ad un prezzo fisso.
    L’articolo dovrebbe avere un contenuto rilevante ai temi trattati in http://www.realitatea.net.
    Se sei interessato per favore contattami e ti fornirò maggiori dettagli in merito.
    Inoltre, se gestisci altri siti web inviami perfavore le loro URL in modo da poterli recensire per pubblicare un articolo.

    A presto,

    Viola Fontana

    Agente di Marketing
    Promo-Logic
    Agenzia per Media Online

    • quattrovecchiinamerica said, on 27 marzo 2016 at 2:47 am

      CAra Viola,

      sono Ezio VECCHi il curatore del blog quattrovecchiinamerica. MI hai contatto tramite il blog, ma non sono mai riuscito a mettermi in contatto con te, attraverso il tuo sito.

      Fami sapere, per cortesia, se posso esserti utile in qualche maniera.

      Cortesi saluti

      Ezio VECCHI


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