Do you speak alabamian ? (part 1)
Do you speak alabamian ?
( part 1)
E’ da più di 4 anni che volevo scrivere un post sulla strana lingua e sui modi di dire che ho ascoltato in Alabama. Oggi finalmente mi sono deciso, visto che molti lettori del blog mi hanno scritto ed incitato a scrivere ancora qualche cosa sul mondo dell’Alabama.
Certo che se lo avessi fatto nel settembre 2011 (data in cui siamo tornati purtroppo in Italia) avrei avuto la mente fresca ed i ricordi della particolare parlata dell’Alabama sarebbero stati più vividi; scrivendo ora devo andare a cercare nei meandri dei ricordi per dirvi qualche cosa di interessante.
Lungi da me l’idea di volervi insegnare l’inglese, che si impara solo vivendo in nazioni anglofona e con molta buona volontà. Infatti non basta vivere in USA per imparare la lingua (la lingua non si impara ascoltandola solamente), ma bisogna provare ad integrarsi, provare a parlare con i madrelingua (accettando di sbagliare e di fare gaffe linguistiche pazzesche), imparare a sbagliare, studiare molto la grammatica, per avere qualche chance di comunicare come loro.
Io dopo più di 3 anni parlavo benino, capivo bene, ma avendo approfondito non moltola grammatica, facevo ancora degli errori grammaticali, ma ero perfettamente integrato nel mio ufficio e nella società di Huntsville, dove peraltro si utilizzava un “very heavy deep south alabamian accent”!!
Per darvi un’idea di quale tipo di cantilena abbiamo sentito per molti anni vi allego un link del film Forrest Gump, in particolare un dialogo tra Forrest e Bubba, che da una perfetta idea del mondo fonetico-linguistico dell’Alabama (anche se per motivi hollywoodiani il dialogo è un po’ più marcato di quello reale).
https://www.youtube.com/watch?v=bkLHBXPYWuI
Il mio consiglio comunque per imparare un buon inglese si può riassumere in questa semplice frase: “don’t be shy, always speak: try, try, and try again”!
Ma torniamo ai modi di dire che ho ascoltato in questi anni.
Uno tra i piu’ comuni modi di salutare, che bisogna conoscere per non fare scena muta quando vi verra’ rivolta questa domanda e’:
“Hi, how is it going?”.
A dire la verita’ le versioni che pero’ si sentono piu’ spesso sono:
– “how’s it going”
– “how’s it goin’ “
– “how’s going”
forme super contratte, che quando pronunciate dai locali risultano quasi incomprensibili, specialmente quando le si sente per la prima volta!!
Ascoltate il link di seguito per capire bene la loro pronuncia , specialmente dell’ultima) che vi assicuro la prima volta si fa fatica a capire:
https://www.youtube.com/watch?v=CV6eqMdwq7k
Ciao Ezio è sempre un piacere leggere i tuoi posts
CIao PAtrizia, grazie molte. La voglia di scrivere c’e’ sempre ma il tempo non piu’!! Una curiosita’: che cosa e’ il sito http://whois.arin.net/rest/ip/5.90.109.125 ?
Se vuoi rispondimi anche in privato.
Ciao Ezio
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Mi chiamo Viola e sono una collaboratrice freelance che lavora per Promo-Logic, un’agenzia di comunicazione e media online.
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CAra Viola,
sono Ezio VECCHi il curatore del blog quattrovecchiinamerica. MI hai contatto tramite il blog, ma non sono mai riuscito a mettermi in contatto con te, attraverso il tuo sito.
Fami sapere, per cortesia, se posso esserti utile in qualche maniera.
Cortesi saluti
Ezio VECCHI