4 vecchi in america

PICNIC AMERICANO, CAFFE’ “ITALIANO” E BAGNO IN PISCINA

Posted in Famiglia e dintorni by quattrovecchiinamerica on 7 giugno 2009

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PICNIC AMERICANO, CAFFE’ “ITALIANO” E BAGNO IN PISCINA

 

Domenica mattina, come spesso facciamo, ci rechiamo in chiesa con i bambini. La giornata sembra essere la solita, ma senza le partite di calcio del campionato italiano, perche’ sono finite!!!

Mentre entriamo in chiesa notiamo del fermento nel campo di calcio di fronte alla chiesa c’e’ del movimento di persone e si intravedono dei gonfiabili, ancora da gonfiare. Finita la messa, come al sollito ci rechiamo al parco giochi di fronte, ma stranamente non ci sono bambini. Allora gurdiamo davanti al parco giochi, in direzione del campo di calcio e vediamo che in meno di un’ora hanno costruito un piccolo luna park (fatto di gonfiabili) e delle tende per mangiare e bere.

Ci avviciniamo ancora di piu’ e chiediamo che cosa fosse questo spiegamento di forze. Una signora ci spiega che e’ un picnic organizzato per socializzare e per raccogliere fondi per la chiesa.

Ogni cosa e’ stata curata dai volontari a partire dalla preparazione e disribuzione del cibo e delle bevande, per finire con la messa a punto e supervisione dei gonfiabili.

Ecco sotto il menu ed il prezzo (proprio da chiesa, ma la qualita’ del cibo non era per nulla scadente).

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Comunque per 10 dollari a famiglia si mangiava tanto e bene!!!

Prima e dopo pranzo Paolo si e’ scatenato sui gonfiabili, Sara sul prato.

I gonfiabili erano 4, giganteschi ed alti.

Questo era il labirinto, si entrava dai 2 buchi e si usciva dallo scivolo.

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 Sara che controlla che tutto sia a posto. 

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 Paolo che va a provare i due scivoli giganti.

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Qui li testa con estrema soddisfazione del prodotto in prova!!

 

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Questo era il terzo gonfiabile con una salita quasi perpendicolare. Ero sicuro che Paolo non lo avrebbe mai provato, dato che era veramente ripida, ma con  mia somma sorpresa lo ha scalato come velocemente e come se fosse in piano!!

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L’ultimo gonfiabile e’ quello dei salti. 

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Mentre Paolo salta, Sara sgambetta sul prato con la mamma.

 

 

 

 

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Passiamo  all’organizzazione dell’evento:

Fondamentale per una buona riuscita dell’evento un efficiente e pulito sistema di bagni pubblici!!

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Poi una tenda gigante con sedie e tavoli per mangiare e bere al coperto. Con il caldo che faceva era essenziale stare al coperto.

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Questa era la sola nuvola della giornata!!!

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C’era anche qualche pazzo che mangiava sotto il sole e senza cappello!!!

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Chi non voleva mangiare sotto il tendone si era portato da casa questi gazebo, che sono economici e facilissimi da montare (ne comprero’ uno presto!!!).

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Passiamo alla distribuzione del cibo:

Tenda blu: pagamento (senza rilascio di scontrino)

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Tenda a striscie: mangiare (a scelta un panino con hoto dog o roastbeef di maiale o di mucca, insalata di patate, fagioli, riso, patatine fritte e granita)

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Posto per condire la carne con varie salse (quella che ho provato sul roastbeef di porco era veramente ottima).

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Tenda granite. Preparazione espressa del ghiaccio e miscelazione sciroppo di ciliegia, mirtilli e menta.

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Ed ora si mangia!!

Sara e Paolo vanno di panino con hotdog

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 Si intravede l’insalata di patate (ottima) ed il riso con aceto e non so cosa altro (non mangiabile!!)

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 Il mio meraviglioso panino ed i fagioli (che pero’ se li e’ mangiati Stefania, per me erano troppo speziati).

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 I due maschi di casa Vecchi

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 Sara che fa vedere la pancia mentre aspettiamo le granite. 

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 Sara che prova la granita (e fuori campo Paolo che ha provato a forza la granita e naturalmente non gli e’ piaciuta!!). 

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 Io invece che gradisco e non poco la granita di ciliegia, fresca al punto giusto per calmare i bollori della giornata calda.

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Dopo pranzo alcuni hanno trovato rinfresco all’ombra di questi alberi!!

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Verso le 15.30 ci dirigiamo verso Starbuck Coffee, in libreria. Ci gustiamo un buon caffe’ in tazzina di coccio e con aria condizionata a palla. Ma oramai ci siamo abituati a questo freddo ed anzi lo troviamo gradevole (quando non e’ esagerata). Inoltre non ci mettiamo neanche piu’ le felpe, come facevamo fino a qualche tempo fa. Stiamo diventando sempre piu’ americani!!!

Ci intratteniamo 1.30 h mentre i bimbi giocano ai treni e noi leggiamo dei libri. Io ne approfitto per pianificare la nostra vacanza nel Golfo del Messico ed in Florida.

Alle 17.00 ritorniamo a casa e dato che il tempo era bello decidiamo di farci un bel bagno in piscina (dato che e’ di fronte casa).

Qui le donne di casa vecchi fanno bello sfoggio di se. Sara  in particolare indossa un costume di Dora!!

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 Paolo che vaga sui bordi della piscina con la palla da mare.

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Io e Sara nelle fresche acque. Per la cronaca Sara non ha paura per nulla dell’acqua, mentre il fratello ancora non vuole sapere di farsi il bagno da solo!!

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Le bellezze della famiglia Vecchi 

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CHE COSA NON C’E’ IN ALABAMA (RISPETTO ALL’ITALIA)

Posted in Varie by quattrovecchiinamerica on 16 Maggio 2009

 

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Che cosa non c’e’ in Alabama

(rispetto all’Italia)

 

Di solito si pensa che tutto quello che c’e’ in Italia deve esister eanche all’estero!! Non e’ sempre cosi’, per fortuna!!

Oggi parliamo di quello che non c’e’ in Alabama, rispetto all’Italia. E vedremo che non sempre quello manca e’ una cosa negativa, anzi!!

 

Non ci sono i palazzoni alti.

Non ci sono quegli agglomerati di cemento, quei brutti palazzoni tanto attaccati l’uno all’altro, da non poter vedere il cielo se abiti al primo piano!!! Qui il 90 % delle case sono case ad un piano massimo due, tutte con giardino davanti e dietro, costruite in subdivision (piccolo quartieri), nelle quali non c’e’ neanche un negozio, se non le case, verde,  piscine, ed attrezzature per lo sport. Questo e’ assolutamente positivo, infatti quando si rinetra a casa, non si sente caos proveniente da sotto casa (macchine che scorazzano per il quartiere come se fossero a Le Mans, motorini che rombano ed impennano, chiacchiericcio di gruppi di adolescenti che litigano per le vicende calcistiche della Lazio o della Roma, confusione dovuta al bar o al ristorante sotto casa, musica a mille proveniente dalla discoteca!!!!!), ma solo “il nulla”, alternato da rumori di fondo che emettono i condizionatori d’aria (tali rumori sono fetenti all’inizio, ma una volta che ci si abitua sono assorbiti dal rumore di fondo del residence). 

Ecco una foto di una subdivison (non importa dove sta, tanto sono tutte uguali!!) dalla quale si puo’ intuire perche’ non c’e’ rumore: se notate  la strada principale (che peraltro e’ sempre poco trafficata, perche’ le subdivision non vengono costruite normalmente vicino ad una autostrada o ad un strada molto trafficata)) passa al lato delle subdivision e dentro ci entra solo chi ci abita. Normalmente al centro delle subdivison c’e’ spesso un lago artificiale, puramente ornamentale!!! 

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Non c’e’ centro storico (e neanche storia).

Noi, in Italia, siamo abituati a respirare odore di antichita’ e neanche ci accorgiamo delle cose antiche in cui ci imbattiamo, ritenendole normali nel nostro panorama quotidiano. Basta fare una passeggiata a Roma in centro per vedere chiese, edifici, strade,  colonne, archi ………… che risalgono al tempo dei romani, al medio evo, al rinascimento. Pero’ se non esci dall’Italia e dall’Europa  non riesci a capire quante cose belle ed antiche abbiamo rispetto agli USA. Qui tutto e’ nuovo e di legno, il monumento piu’ vecchio sara’ del 1800 (che per noi  e’ recente passato!!!). 

Questo e’ il quartier generale del Generale Logan nel 1861, posto nel centro storico di Huntsville. Ad oggi e’ cambiato poco (qualche casa in piu’, ma sempre di legno e la costruzione del downtown, cioe’ zona di uffici, costruiti in muratura)!!! 

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Sotto c’e’ una foto aerea del downtown di Huntsville. Se voi andate in centro (sia storico che downtown) il Sabato e la Domenica sembra di essere entrati in un film apocalittico, dove c’e’ il coprifuoco, o qualche strano virus ha ucciso tutti gli abitanti!!! Non si vede una persona girare neanche a pagarla!!!! Sembrano tutti morti o il giorno di ferragosto in periferia a Roma!!!

L’unico posto dove ci sono segnali di vita e’ il laghetto, frequentato da bimbi e famiglie.

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Ecco alcune foto di monumenti del luogo e confrontate questi monumenti con i nostri!!! 

Museo dei Treni

 

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Mulino di Anniston (faccio fatica a trovare foto di monumenti ed edifici storici perche’ non c’e’ ne sono!! Allora ho messo su google “historical Huntsville pictures” ed e’ uscita la foto di un mulino, in un paesino vicino ad Huntsville. Pensate come sono messi male in fatto di antichita’!!!) 

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Questa e’ l’unica piazza di Huntsville con qualche negozio (non piu’ di 4!!)

 

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E dalla piazza di sopra si esce dal downtown con questa strada (la foto e’ di circa 50 anni orsono. all’epoca qualche negozio sembrava essesrci ora sono tutti chiusi!!)

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Ecco le chiese antiche di Huntsville (ne esistono di tutte le religioni, Battiste, Cattoliche, Valdesi ………) !!

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Non ci sono negozi (in citta’, ci sono ma sono tutti raggruppati nei mall, di solito ubicati lungo la via commerciale della citta’)

Scordatevi di fare una passeggiata per negozi, come di solito facciamo noi, perche’ in citta’ non esistono!! Tutto e’ concentrato nei Mall e nelle piazzette dove si affacciano tanti grandi magazzini, all’interno dei quail trovi barbieri, parrucchieri, fotografi, negozi di telefonia cellulare ……….. Pero’ no si puo’ girare a piedi ne tra un mall ed un altro ne all’interno della piazzetta dove e’ ubicato il mall, tanto e’ grande (inoltre durante l’estate fare anche 15 metri sotto il sole dell’Alabama e’ letale!!!)

Questo ad Huntsville, Birmingham, Montgomery cioe’ nelle grandi citta’. Se ti sposti piu’ al sud i Mall sono sempre di meno ed esistono pochissimi negozi sulla via principale del paese. Spesso questi negozi sono dei convenient store (cioe’ negozi che vendono un po’ di tutto e sono spesso luogo di rapine!!).

E” impensabile qui immaginare di scendere sotto casa ed andarsi a fare la spesa e prendersi un caffe’ a piedi nel quartiere!!!! Non c’e’ nulla nella subdivision e devi per forza prendere la macchina. Qui se non hai la macchina sei un uomo morto!!!! Tutta la societa’ Americana e’ costruita in base al concetto di “drive through” (o come dicono qui thru o a volte, ancora piu’ sbrigativamente, tru!!!).

Cioe’ tutto si puo’ fare senza scendere dalla macchina!!!

Esistono drive thru di tutto: di ristoranti, non solo fast food ma ristoranti veri e propri (anche da noi in Italia iniziano ad esserci, ma qui l’idea non e’ solo quella di prendere il cibo e magiarselo a casa, ma anche di mangiarselo in macchina!!! Che tristezza vedere famiglie che mangiano le schifezze dei fastfood e non, dentro la macchina!!),

 

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(questo sotto e’ in Romania!!)

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 di farmacie,

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di simil-bar (che ti servono la ciofega di caffe’ in macchina!!! Starbucks coffee pero’ e’ il miglior caffe’ di Huntsville, e’ bevibike ed anzi ora lo trovo piuttosto buono!!!),

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di bancomat(!!!),

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di negozi che ti consegnano le fotografie sviluppate ……

C’e’ sempre poi qualcuno che prende il drive thru troppo alla lettera!!!!

 

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E’ incredibile come questo popolo cosi’ forte, fiero e combattente, sia anche cosi’ pigro!!! Pero’ non e’ un caso che qui gli obesi la facciano da padrone. Sia per il mangiare, che e’ prepotentemente grasso e fritto, sia per la impossibilita’ di camminare per strada (non esistono i marciepiedi), sia per il dirve thru!!!

 

Non ci sono mezzi pubblici!!

Non so se solo ad Huntsville, ma qui se non hai la tua macchina non puoi fare nulla, sei un handicappato (pur non avendo nessun handicap!!). Esiste solo uno shuttle bus che serve i Mall piu’ famosi (il dio soldo smuove anche gli autobus!!). Vi immaginate in Italia una citta’ di 300.000 abitanti senza mezzi pubblici!!???

L’unico mezzo pubblico che c’e’, funziona bene e gratuitamente per tutti gli utenti, e’ lo scuolabus!! Ogni scuola ne ha a disposizione piu’ di uno e se si fa richiesta viene sotto casa tua a prendere i bambini e naturalmente li riporta a casa. Come detto prima GRATUITAMENTE!!! Cosi’ come sono gratuiti i libri scolastici, pero’ se al momento della riconsegna sono distrutti o non utilizzabili da un altro studente, ti vengono messi in conto!!

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Non ci sono giornalai. (intesi come li intendiamo noi e cioe’ chioschi agli angoli delle strade)

E’ incredibile ma se vuoi un giornale o ti fermi dai benzinai (che hano sempre un convenient store) che hanno quelle macchinette che vendono i giornali come le coca cola (!!!), o vai nelle bookshops (librerie) che sono fornitissime di giornali e quotidiani. Rispetto all’Italia le riviste di settore sono piu’ tecniche e sono di piu’ come numero. Ad esempio ce ne sono 15 che trattano gli aerie e gli aeroporti, altrettante sui treni, sui camper, molte di piu’ sulle armi (qui purtroppo molto difuse), una marea sulla cucina. Non si contano quelle sui computer, elettronica di consumo e vanno forte anche quelle dei consumatori (tipo altro consumo, il salvagente, da noi in Italia). 

Se volete un giornale od una rivista entrate in uno di questi posti, e prima di comprarlo potrete leggerlo tranquillamente senza che nessuno vi guardi male. Se non vi piace lo potrete rimettere a posto ed andare via come se niente fosse!!! 

 

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Non ci sono agenzie di viaggio.

O meglio ci sono ma sono pochissime e non ad ogni angolo della strada come da noi. Qui tutto si fa tramite internet, dai biglietti aerei, alle prenotazioni alberghiere. Tutto e’ on line!!!

 

Non ci sono benzinai

Ci sono i distributori di benzina, ma sono tutti fai da te. La democrazia americana qui si manifestra ai suoi massimi livelli: ognuno si deve respirare la sua dose di particelle di piombo e quant’altro, non c’e’ distinzione tra ricco e povero (se non che il ricco manda un suo dipendente a fare benzina!!!!)

Stazione di benzina, di Huntsville, anni 50!!

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Non ci sono soprese al ristorante.

Sia nei conti, che sono sempre quelli riportati nel menu’ (piu’ la mancia che e’ quasi obbligatoria, a meno che non si voglia fare una figura da poveretti) e senza balzelli/sorprese come qualche volta accade nei ristoranti italiani (!!), sia nel gusto dei piatti, che nell’arredamento. Infatti se vai in un ristorante tipo “Maccaroni Grill” ad Huntsville o a New York, il sapore dei piatti e l’arredamento cambiera’ pochissimo!! Potenza della globalizzazione!!!

 

Non ci sono bar.

Il bar come lo intendiamo noi non esiste, come non esiste la possibilita’ di prendere un buon caffe’ al volo, in piedi dietro il bancone. Anzi in quei simil bar che ci sono (che poi sono ristoranti/bar/fastfood/pizzeria) se vai verso il bancone e chiedi un caffe’ e lo aspetti davanti al bancone, gli inservienti pensano che vuoi fare una rapina!!! Si ordina il caffe’, si paga e si va in un determinato posto per aspettare il tuo caffe’. Oppure te lo servono direttamente al tavolo senza nessun sovraprezzo!!!

Di solito se vedete piu’ di 2/3 persone davanti a voi, immaginate di dover aspettare almeno 15 minuti per gutare il vostro, cattivo, caffe!!! Sono lenti ed impacciati, quando c’e’ folla!!!

Se poi tentate di farvi fare qualcosa che non e’ nelle procedure pianificate (tipo caffe’ ristretto,macchiato, con latte freddo) allora siete nei guai!!!

Una nota a parte per il cappuccino. Forse e’ l’unica cosa che qui mi manca veramente. Per loro il cappuccino e’ una tazza di latte (ignifuga!!) da 200 ml, a temperature della lava vulcanica, con caffe’ e schiuma a profusione!!!

Questa e’ la fantozziana tazza di cappuccino caldissimo, dello Starbucks coffee di Milano!!

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Questo sotto e’ una versione del cappuccino con panna, noccioline, cioccolate e ghiaccio!!!)

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Il motivo per cui lo fanno cosi’ caldo e perche’ gli americani mettono il bibitone in una tazza che si portano da casa, mettono tutto in macchina ed anche dopo 15 ore il cappuccino e’ caldo!!! Ma se non  lo sai e lo bevi a canna, muori!!!

 

Non ci sono le pasticcerie.

E quelle poche che ci sono vendono torte  troppo dolci, dal sapore burroso e dai colori improbabili!!! Le nostre pastarelle sono un sogno lontano 15.000 Km!!!

Ecco due esempi di torte locali: la prima sembra fatta da un sarto, con stoffa, raso, filo cordato e bottoni, la seconda con i fiori finti!!!

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 Non c’e’ maleducazione.

Qui sono tutti educati al limite dell’esagerazione. Ci si saluta in goni dove anche se non ci si conosce. All’inizio sembra strano ma ora mi ci sono abituato e devo dire che e’ piacevole essere sempre gentili. Anche se la gentilezza non si trasforma mai in cordialita’ e poi in amicizia. Infatti in 9 mesi ancora non siamo riusciti ad entrare in amicizia con famiglie americane. C e sempre quella gentilezza nei rapporti, ma oltre non si va!!!