4 vecchi in america

HOTAIR BALLOON – PART 1

Posted in Fiere-Feste-Musei, Usi e costumi by quattrovecchiinamerica on 22 gennaio 2012

HOTAIR BALLOON  – PART 1

Un Sabato di fine Maggio, ho portato i bambini a vedere il 34th annual Alabama Jubilee Hot-Air Balloon Classic a Point Mallard Park (circa 15 miglia da HSV).

Da sempre sono stato attratto dai baloons (mongolfiere), ma li avevo visti solo in foto o qualcuno solitari0, mentre volteggiava sopra la mia testa.

In questo weekend piu’ di 65 mongolfiere si sono date appuntamento nei cieli di HSV per sfidarsi in bellezza ed in corse nel cielo (la prima per inseguire una lepre-balloon e la seconda per prendere una chiave nel cielo).

Noi siamo arrivati prestissimo (circa mezzogiorno), quando ancora traccia dei balloons non ve ne era.

C’era un solo micidiale, tante bancarelle da visitare http://youtu.be/Halh8jNj5O8

e l’inmancabile enorme prato americano!

Come spesso accade in eventi del genere ci sono macchine da corsa in visione ed i bambini non si sono fatti sfuggire l’occasione per salirci sopra.

Poi mentre ci dirigevamo verso gli stand gastronomici, abbiamo incontrato dei mostri altissimi, con cui naturalmente abbiamo fatto amicizia!

La fame era tanta e come al solito la proposta delle fiere americane e’ ricca di cose buone, ma grassissime!

Pelle di maiale fritta sulla destra in buste, a sinistra i mitici corn dog e sopra patate fritte.

Patate fritte ad involtino.

Hot dog con cipolla e the con ghiaccio (perfetta accoppiata!).

Piadine con carne arrosto e verdure alla griglia.

Ed il piatto che spesso abbiamo preso nelle fiere (ed anche questa volta): salsiccia gigante, chiamata italiana forse perche’ piccante, con tante verdure alla griglia, senape e panino!

In molte fiere abbiamo visto questo FALSO gelataio italiano, che non abbiamo mai omaggiato di dollari, in cambio dei suoi pessimi gelati (almeno a vedere i colori dei gusti di gelato!).

Dopo aver mangiato benino, abbiamo passato un po’ di tempo sotto un tendone con tanti giochi per bambini. In questo modo i bambini si sono divertiti e noi siamo stati al riparo dal potente sole dell’Alabama!

La Polizia non manca mai!

Verso le 4 PM abbiamo iniziato a prendere posto sul prato, cosi’ come avevano fatto la maggior parte degli spettatori (che per la cronaca in 2 giorni sono stati piu’ di 35.000!).

Come vedete dalla foto il prato si stava riempiendo di spettatori, ma delle mongolfiere ancora non c’era traccia!!

Ecco un video degli spettatori: http://youtu.be/6PJg2lzTuwc

Non manchero’ mai di sottolineare la perfetta organizzazione da picnic degli americani: in macchina sempre pronto per l’uso hanno tenda, sedie, tavolini ……. Il tutto in formato portatile e pieghevole.

(la sedia rossa in primo piano l’abbiamo comprata anche noi, ed in piu’ ha un ombrello parasole incorporato!!)

Ma tutto d’un tratto, dai furgoni con carrello parcheggiati al centro del prato,

come se avessero dato un ordine imperiosoe silenzioso, i proprietari dei balloons hanno iniziato a prendere tutto il necessario per “costruire” una mongolfiera.

Per costruire una buona mongolfiera serve:

1) un cestello;

La cesta è costituita da un intreccio di vimini.

A tutt’oggi è l’unico materiale che si è dimostrato flessibile e durevole. L’intera struttura è rinforzato da tubi in alluminio che a loro volta sono connesse al telaio del bruciatore e all’involucro con cavi in acciaio (foto a sinistra). All’interno si trovano le bombole, la strumentazione di bordo, il pilota e … i passeggeri.

2) un involucro;

L’involucro è costituito da pannelli di Nylon ( o Poliestere) cuciti insieme con nastri di carico sia longitudinali sia paralleli alla base. Il tessuto ha una struttura detta ripstop ovvero la trama è formato da piccoli quadrati che impediscono ad un foro o strappo di allargarsi ulteriormente. Tutto questo per garantire la totale sicurezza del volo. Alla base del pallone, lo scoop (il triangolo si stoffa che funge da para fiamma) ed il primo giro di panelli sono in materiale resistente al calore chiamato Nomex. Ultimamente sono state introdotte sul mercato stoffe, a base Nylon, trattate al silicone chiamate Hyperlast. Tali stoffe, più pesanti, dovrebbero garantire una vita media più lunga alle mongolfiere in Nylon. Alcuni palloni, soprattutto di grandi dimensioni o pubblicitarie, hanno dei pannelli di rotazione. Tali pannelli non sono altro che aperture laterali, comandate dal pilota, che, facendo fuoriuscire aria calda, possono far ruotare la mongolfiera su se stessa, ma non dirigerla. La mongolfiera non è dirigibile e segue le correnti d’aria.

3) un megaventilatore, per pompare aria  calda  all’interno dell’involucro (all’inizio il ventilatore pompa aria a temperatura ambiente, poi quando il pallone si e’ abbastanza riempito, il bruciatore inizia a riscaldare l’aria e dopo poco il pallone, come per magia, si alza).

4) un bruciatore;

 

Il bruciatore scalda l’aria all’interno dell’involucro trasformando il gas propano (GPL) in una bella fiamma. Il gas è contenuto sotto pressione nelle bombole allo stato liquido. Agendo sulle valvole del bruciatore si apre e si chiude il flusso.

Tale flusso, di gas allo stato liquido, sale nei tubi di collegamento, entra in una serpentina che ne permette il riscaldamento trasformandolo da liquido a gassoso, raggiunge gli ugelli e si infiamma a contato di una piccola fiamma pilota.

La potenza sprigionata da un bruciatore doppio standard è pari a circa: 24.000.000 Btu (British Thermal Unit) o 6.050.000 Kcal o 7.0 MW con un rumore di circa 99 dBA

Oltre a questa potentissima fiamma il bruciatore è fornito di una valvola chiamata whisper (blu nella foto). Questa valvola anticipa l’uscita del gas liquido, che di conseguenza non diventa gassosa, e produce una fiamma molto meno potente e decisamente più silenziosa. Questa valvola viene azionata ogni qualvolta si sorvolano allevamenti di animali suscettibili ai rumori come Cavalli, polli ecc.

5) dei serbatoi;

serbatoi contengono propano allo stato liquido. Sono costruiti in acciaio inossidabile, titanio o alluminio e possono contenere fino a 40 kg di GPL.

6) Degli strumenti per il volo;

Gli strumenti sono:

– Il variometro per visualizzare il rateo di salita o discesa.

– L’altimetro

– Termometro, che collegato ad una sonda posta all’interno dell’involucro ci consente di tenere sotto controllo la temperatura interna che non dovrebbe mai superare i 120 gradi (per materiali in Nylon con involucri in poliestere si potrebbe anche scaldare fino a 140 gradi).

– Le radio VHF, aeronautiche, GPS e transponder (non sempre).

7) una buona dose (molta) di coraggio!

Ecco alcune fasi di “montaggio” delle mongolfiere.

La principessina in mezzo alle mongolfiere!

Nel mentre le mongolfiere crescevano, in numero ed in altezza accanto a noi, ho avuto la sensazione di essere al centro di una favola, tanto sembrava bello ed irreale!

Meglio delle parole un video: http://youtu.be/4NavZ5WO99Q

Tutto intorno a noi mongolfiere dai colori più brillanti e suoni di bruciatori e di “wow” che sono difficilmente raccontabili!

La posa della foto di sotto, e’ una posa criticata fortemente da mia moglie. La quale dice che e’ troppo scontata e senza fantasia.

Ma se io ho poca fantasi, cosanedite del papa’ dietro di me?

Esattamente uguale!!

Sara’ che i papa’ non hanno fantasia??

La mongolfiera della Pepsi era veramente carina.

 

Di sotto i ragazzi che si abbracciavano felici, in mezzo alle mongolfiere pronte per partire!

La mongolfiera nera era di un ditta che effettua la derattizzazione and co!

Il balloon piu’ simpatico era questo draghetto gigantesco.

Ma come nei migliori film della Disney, sul piu’ bello (cioe’ quando le mongolfiere dovevano spiccare il volo), sul prato si e’ sparsa una voce incontrollata: “today no balloons fly”!!

Eccoci mentre ancora non avevamo capito se le mongolfiere prendevano il volo: http://youtu.be/MbERD2kc8gg

Non potevo e non volevo crederci!

E dopo aver chiesto a varie persone, purtroppo ho avuto la conferma che a causa del troppo vento le mongolfiere non potevano spiccare il volo!!

Un vero dispiacere, per me e per i bambini!

Non ci restava altro che ammirare questa navi dell’aria al tramonto, mentre illuminavano il cielo con le loro fiammate!

Ma l’appuntamento con il volo e’ stato rimandato solo di qualche ora, infatti gia’ alle 5.15 AM (di mattina presto!!) le mongolfiere sarebbero decollate (le condizioni meteo previste erano ottimali) per una corsa. E per chi non voleva fare una alzataccia del genere, verso le 2 PM ci sarebbe stato un altro decollo e relativa corsa!

Per il decollo dovrete aspettare il post part 2!!!