4 vecchi in america

HOT AIR BALLOONS – PART 2 – IL VOLO!

Posted in Attivita' bambini, Fiere-Feste-Musei, Usi e costumi by quattrovecchiinamerica on 30 gennaio 2012

HOT AIR BALLOONS – PART 2  – IL VOLO!

E per la serie “chi la dura la vince”, eccoci di nuovo al secondo giorno dell’hot air balloons di Decatour, per vedere i balloons in volo!

Ieri avevamo aspettato fino al tramonto per vedere le mongolfiere in volo, ma un fastidioso vento ci ha negato l’opportnita’ di osservarle in volo.

Oggi verso le 11.30, bambini al seguito, ci siamo “rirecati” a Decatour, abbiamo “riparcheggiato” ed abbiamo fatto le stesse cose di ieri!

Solo che questa volta ci siamo portati il pranzo al sacco (non si puo’ mangiare per due giorni consecutivi americano!) e tanta acqua, dato che il sole era forte e caldo.

Le fasi di preparazione e gonfiaggio delle mongolfiere le avevamo gia’ viste ieri, ma rivederle di nuovo non e’ stato affatto scocciante.

Questa di sotto era gia’ pronta per il volo.

Eccoci vicini alla mongolfiera piu’ caratteristica (dopo quella a forma di drago, che oggi non c’era).

La gente che aspettava il volo era sempre tanta e naturalmente organizzatissima per il pranzo al sacco!

Il tempo di gonfiare la mongolfiera nera,

ed ecco i “palloni gonfiati” spiccare il volo!

Con il solo rumore dei bruciatori che riscaldavano l’aria e dei bambini che gridavano eccitati, le mongolfiere hanno lasciato la terra ferma.

Anche per i grandi vedere circa 20 mongolfiere volare sopra la loro testa, e’ stata una emozione grande.

Meglio un video di tante parole!

http://youtu.be/NcNCZ5hLfjU

Prima di lasciare il campo volo, ecco la mongolfiera della Pepsi nelle fasi prevolo

e finalmente nel cielo!

Ed ecco il relativo video:

http://youtu.be/1Q5XYm1Jqr8

Verso le 6.00 PM abbiamo lasciato il prato per andare ad una delle tante cene buone a casa di Adele (con molti amici italiani, in fase di partenza da HSV).

Ecco una foto dei balloons, che ci precedevano verso HSV.

HOTAIR BALLOON – PART 1

Posted in Fiere-Feste-Musei, Usi e costumi by quattrovecchiinamerica on 22 gennaio 2012

HOTAIR BALLOON  – PART 1

Un Sabato di fine Maggio, ho portato i bambini a vedere il 34th annual Alabama Jubilee Hot-Air Balloon Classic a Point Mallard Park (circa 15 miglia da HSV).

Da sempre sono stato attratto dai baloons (mongolfiere), ma li avevo visti solo in foto o qualcuno solitari0, mentre volteggiava sopra la mia testa.

In questo weekend piu’ di 65 mongolfiere si sono date appuntamento nei cieli di HSV per sfidarsi in bellezza ed in corse nel cielo (la prima per inseguire una lepre-balloon e la seconda per prendere una chiave nel cielo).

Noi siamo arrivati prestissimo (circa mezzogiorno), quando ancora traccia dei balloons non ve ne era.

C’era un solo micidiale, tante bancarelle da visitare http://youtu.be/Halh8jNj5O8

e l’inmancabile enorme prato americano!

Come spesso accade in eventi del genere ci sono macchine da corsa in visione ed i bambini non si sono fatti sfuggire l’occasione per salirci sopra.

Poi mentre ci dirigevamo verso gli stand gastronomici, abbiamo incontrato dei mostri altissimi, con cui naturalmente abbiamo fatto amicizia!

La fame era tanta e come al solito la proposta delle fiere americane e’ ricca di cose buone, ma grassissime!

Pelle di maiale fritta sulla destra in buste, a sinistra i mitici corn dog e sopra patate fritte.

Patate fritte ad involtino.

Hot dog con cipolla e the con ghiaccio (perfetta accoppiata!).

Piadine con carne arrosto e verdure alla griglia.

Ed il piatto che spesso abbiamo preso nelle fiere (ed anche questa volta): salsiccia gigante, chiamata italiana forse perche’ piccante, con tante verdure alla griglia, senape e panino!

In molte fiere abbiamo visto questo FALSO gelataio italiano, che non abbiamo mai omaggiato di dollari, in cambio dei suoi pessimi gelati (almeno a vedere i colori dei gusti di gelato!).

Dopo aver mangiato benino, abbiamo passato un po’ di tempo sotto un tendone con tanti giochi per bambini. In questo modo i bambini si sono divertiti e noi siamo stati al riparo dal potente sole dell’Alabama!

La Polizia non manca mai!

Verso le 4 PM abbiamo iniziato a prendere posto sul prato, cosi’ come avevano fatto la maggior parte degli spettatori (che per la cronaca in 2 giorni sono stati piu’ di 35.000!).

Come vedete dalla foto il prato si stava riempiendo di spettatori, ma delle mongolfiere ancora non c’era traccia!!

Ecco un video degli spettatori: http://youtu.be/6PJg2lzTuwc

Non manchero’ mai di sottolineare la perfetta organizzazione da picnic degli americani: in macchina sempre pronto per l’uso hanno tenda, sedie, tavolini ……. Il tutto in formato portatile e pieghevole.

(la sedia rossa in primo piano l’abbiamo comprata anche noi, ed in piu’ ha un ombrello parasole incorporato!!)

Ma tutto d’un tratto, dai furgoni con carrello parcheggiati al centro del prato,

come se avessero dato un ordine imperiosoe silenzioso, i proprietari dei balloons hanno iniziato a prendere tutto il necessario per “costruire” una mongolfiera.

Per costruire una buona mongolfiera serve:

1) un cestello;

La cesta è costituita da un intreccio di vimini.

A tutt’oggi è l’unico materiale che si è dimostrato flessibile e durevole. L’intera struttura è rinforzato da tubi in alluminio che a loro volta sono connesse al telaio del bruciatore e all’involucro con cavi in acciaio (foto a sinistra). All’interno si trovano le bombole, la strumentazione di bordo, il pilota e … i passeggeri.

2) un involucro;

L’involucro è costituito da pannelli di Nylon ( o Poliestere) cuciti insieme con nastri di carico sia longitudinali sia paralleli alla base. Il tessuto ha una struttura detta ripstop ovvero la trama è formato da piccoli quadrati che impediscono ad un foro o strappo di allargarsi ulteriormente. Tutto questo per garantire la totale sicurezza del volo. Alla base del pallone, lo scoop (il triangolo si stoffa che funge da para fiamma) ed il primo giro di panelli sono in materiale resistente al calore chiamato Nomex. Ultimamente sono state introdotte sul mercato stoffe, a base Nylon, trattate al silicone chiamate Hyperlast. Tali stoffe, più pesanti, dovrebbero garantire una vita media più lunga alle mongolfiere in Nylon. Alcuni palloni, soprattutto di grandi dimensioni o pubblicitarie, hanno dei pannelli di rotazione. Tali pannelli non sono altro che aperture laterali, comandate dal pilota, che, facendo fuoriuscire aria calda, possono far ruotare la mongolfiera su se stessa, ma non dirigerla. La mongolfiera non è dirigibile e segue le correnti d’aria.

3) un megaventilatore, per pompare aria  calda  all’interno dell’involucro (all’inizio il ventilatore pompa aria a temperatura ambiente, poi quando il pallone si e’ abbastanza riempito, il bruciatore inizia a riscaldare l’aria e dopo poco il pallone, come per magia, si alza).

4) un bruciatore;

 

Il bruciatore scalda l’aria all’interno dell’involucro trasformando il gas propano (GPL) in una bella fiamma. Il gas è contenuto sotto pressione nelle bombole allo stato liquido. Agendo sulle valvole del bruciatore si apre e si chiude il flusso.

Tale flusso, di gas allo stato liquido, sale nei tubi di collegamento, entra in una serpentina che ne permette il riscaldamento trasformandolo da liquido a gassoso, raggiunge gli ugelli e si infiamma a contato di una piccola fiamma pilota.

La potenza sprigionata da un bruciatore doppio standard è pari a circa: 24.000.000 Btu (British Thermal Unit) o 6.050.000 Kcal o 7.0 MW con un rumore di circa 99 dBA

Oltre a questa potentissima fiamma il bruciatore è fornito di una valvola chiamata whisper (blu nella foto). Questa valvola anticipa l’uscita del gas liquido, che di conseguenza non diventa gassosa, e produce una fiamma molto meno potente e decisamente più silenziosa. Questa valvola viene azionata ogni qualvolta si sorvolano allevamenti di animali suscettibili ai rumori come Cavalli, polli ecc.

5) dei serbatoi;

serbatoi contengono propano allo stato liquido. Sono costruiti in acciaio inossidabile, titanio o alluminio e possono contenere fino a 40 kg di GPL.

6) Degli strumenti per il volo;

Gli strumenti sono:

– Il variometro per visualizzare il rateo di salita o discesa.

– L’altimetro

– Termometro, che collegato ad una sonda posta all’interno dell’involucro ci consente di tenere sotto controllo la temperatura interna che non dovrebbe mai superare i 120 gradi (per materiali in Nylon con involucri in poliestere si potrebbe anche scaldare fino a 140 gradi).

– Le radio VHF, aeronautiche, GPS e transponder (non sempre).

7) una buona dose (molta) di coraggio!

Ecco alcune fasi di “montaggio” delle mongolfiere.

La principessina in mezzo alle mongolfiere!

Nel mentre le mongolfiere crescevano, in numero ed in altezza accanto a noi, ho avuto la sensazione di essere al centro di una favola, tanto sembrava bello ed irreale!

Meglio delle parole un video: http://youtu.be/4NavZ5WO99Q

Tutto intorno a noi mongolfiere dai colori più brillanti e suoni di bruciatori e di “wow” che sono difficilmente raccontabili!

La posa della foto di sotto, e’ una posa criticata fortemente da mia moglie. La quale dice che e’ troppo scontata e senza fantasia.

Ma se io ho poca fantasi, cosanedite del papa’ dietro di me?

Esattamente uguale!!

Sara’ che i papa’ non hanno fantasia??

La mongolfiera della Pepsi era veramente carina.

 

Di sotto i ragazzi che si abbracciavano felici, in mezzo alle mongolfiere pronte per partire!

La mongolfiera nera era di un ditta che effettua la derattizzazione and co!

Il balloon piu’ simpatico era questo draghetto gigantesco.

Ma come nei migliori film della Disney, sul piu’ bello (cioe’ quando le mongolfiere dovevano spiccare il volo), sul prato si e’ sparsa una voce incontrollata: “today no balloons fly”!!

Eccoci mentre ancora non avevamo capito se le mongolfiere prendevano il volo: http://youtu.be/MbERD2kc8gg

Non potevo e non volevo crederci!

E dopo aver chiesto a varie persone, purtroppo ho avuto la conferma che a causa del troppo vento le mongolfiere non potevano spiccare il volo!!

Un vero dispiacere, per me e per i bambini!

Non ci restava altro che ammirare questa navi dell’aria al tramonto, mentre illuminavano il cielo con le loro fiammate!

Ma l’appuntamento con il volo e’ stato rimandato solo di qualche ora, infatti gia’ alle 5.15 AM (di mattina presto!!) le mongolfiere sarebbero decollate (le condizioni meteo previste erano ottimali) per una corsa. E per chi non voleva fare una alzataccia del genere, verso le 2 PM ci sarebbe stato un altro decollo e relativa corsa!

Per il decollo dovrete aspettare il post part 2!!!

USA BATTE ITALIA 38 MESI A 5 GIORNI!!

Posted in Usi e costumi by quattrovecchiinamerica on 9 gennaio 2012

USA BATTE ITALIA 38 MESI A 5 GIORNI!!

Chi ci segue sin dall’inizio sa che ad Ottobre 2008 avevo fatto un esperimento sull’educazione civica americana.

In pratica avevo messo sulla mia Mercury Sable GS, una serie di magneti (prima due, ma poi nel corso del tempo sono diventati almeno 8. Costo di circa 10 $ l’uno, circa 80 $ in tutto) rappresentanti la squadra universitaria di  Tuscaloosa (Crimson Tide), per vedere in quanto tempo me li avrebbero fregati!

Ecco i valorosi magneti sulla mia vecchia macchina:

di fronte,

fiancata destra,

dentro,

dietro,

fiancata sinistra (di fronte allo stadio dei Tennesse Titans con un amico americano).

Ecco sotto cosa scrivevo piu’ di 3 anni orsono:

ESPERIMENTO SULL’EDUCAZIONE CIVICA DEGLI AMERICANI

Dopo aver aggiustato la Mercury Sable GS, ho inziato ad avere dei problemi nel riconoscerla negli sterminati Mall Alabamiani.

Infatti ci sono un casino di macchine bianche, basse come la mia ed ancora non ho fatto l’occhio nel risconoscere le differenze tra le varie marche (anche perche’ le marche qui sono diverse e quando sono uguali a quelle italiane i modelli sono diversi. Inoltre se il modello ha lo stesso nome – es. Ford Focus – la macchina non e’ la stessa!!).

Allora ho deciso di comprare due adesivi da mettere davanti alla macchina e di dietro non ho trovato di  meglio che comprare una grossa “A” stilizzata, ma magnetica!

Naturalmente nella mia testa italica prima di comprarla mi sono detto “vale la pena di spendere 10 $ per un magnete che mi fregheranno dop 10 minuti”?

Ci ho pensato bene ed ho detto facciamo un esperimento: compriamolo e vediamo quanto dura, vediamo quanto gli americani sono educati civicamente.

Lo ho comprato il 30-08-2008 e lo ho messo in bella mostra sulla mia Mercury.

In Italia io credo che sarebbe durato 1 ora se lo avessi messo di mattina,  solo la notte se lo avessi messo la sera!!

Qui ad oggi (2-10-2008) nessuno lo ha rubato e neanche spostato e/o rovinato!!

Perche’ qualcuno non prova a fare lo stesso esperimento in Italia?

Fatemi sapere se dura e quanto dura un magnete (dal valore di non piu’ di 8 Euro!) nel nostro bel paese.

Allora dato che nessuno ha tentato questo esperimento, Lunedi’ scorso ho tentato io l’esperimento in Italia!

Sapevo che avrei perso in fretta i miei magneti, ma erano molto rovinati ed ho provato!

Li ho messi esattamente come li avevo messi in America: uno grande sul cofano, uno grande di dietro e gli altri in ordine sparso sulle fiancate, sulla mia piccolissima Ford Fiesta.

Il Martedi’ successivo ero convinto di non trovarli piu’, ma mi sbagliavo.

Erano ancora in bella mostra sulla macchinina!

Mercoledi’, pensavo: “me li ruberanno sicuro”. Invece no!

Allora stavo iniziando a pensare che forse ero stato troppo frettoloso a giudicare l’educazione civica degli italiani e che in fondo gli americani non erano poi cosi’ lontano da noi!

Lo ho pensato Giovedi’ ed anche Venerdi’.

Ma Sabato mattina le mie speranze sono svanite!

Il meraviglioso megnete con l’elefantino sul cofano della macchina era miseramente  stato rubato!

Ed anche un paio sulle fiancate!

Sono durati appena 5 giorni, 120 ore, 7.200 minuti, 432.000 secondi!

In USA invece sono durati 3 anni e due mesi, 38 mesi, 1140 giorni, 27.360 ore, 1.641.600 minuti, 98.496.000 sec0ndi!!

Se il mondo si potesse spiegare con i numeri (ed in Italia anche di fronte ai numeri spesso e sovente troviamo esperti che li spiegano sempre per il loro tornaconto!), si potrebbe concludere che l’educazione civica italiana e’ sotto l’1% di quella americana!

I sociologi potrebbero interpretare questo fenomeno meglio di me, ma i dati di fatto restano questi.

Non voglio per forza dire che la Societa’ americana e’ migliore di quella  italiana, ma lo penso fortemente, purtroppo, dopo 38 mesi di permanenza in USA!

Certo che con questi campioni di educazione civica (politico che dorme sui banchi di lavoro), non ci si puo’ aspettare di meglio!!!