QUATTROVECCHIINAMERICA’S BLACK FRIDAY!!!!
E dopo il thanksgiving ecco a voi il black friday!!! Negli Usa il Black friday, che si festeggia subito dopo il giorno del ringraziamento, e’ un giorno folle perche’ tutti i negozi fanno degli sconti mostruosi su una limitata quantita’ di articoli. Naturalmente gli articoli in sconto sono pochi, quindi e’ necessario alzarsi presto per approfittare degli sconti!! Il Black Friday in USA è un importante indicatore sulla propensione dei consumatori a spendere nelle successive festività natalizie: sarebbe il primo giorno di spese natalizie americano.
Da internet si legge:
Quest’anno, per fronteggiare la crisi, i negozi hanno proposto sconti «folli» su prodotti limitati pur di attirare la clientela. Ma, nonostante questo, alla fine i negozianti sono stati contenti ma non estusiati. In America è stato dato il nome di Venerdì nero non per malaugurio, ma al contrario perché è la giornata in cui i commercianti escono dal «rosso» nei conti, cioè iniziano a guadagnare: si stima che in questo giorno vengano realizzate il 40% delle vendite annuali. La differenza riscontrata quest’anno è una maggiore propensione all’uso del contante e delle carte di debito rispetto alle carte di credito.
Come dicevo sopra, per cercare di accaparrarsi qualche articolo a prezzo veramente scontato bisogna mettersi in fila per tempo. Ma i negozi non aprono alle 9.00 ma alle 4.00!!! Quindi se ci si vuole mettere in fila bisogna stare di fronte al negozio almeno due ore prima!!! E cioe’ alle due di notte e con le temperature di questi giorni (circa – 2 gradi Celsius!!) non e’ molto piacevole!!!
Ecco alcune immagini delle file di fronte ai grandi negozi di elettronica, i piu’ gettonati:
I televisori al plasma da 42 pollici che si vendevano come i DVD!!!
Ecco la fila davanti a Target (ordinata e senza che nessuno prova a passare davanti agli altri!!)
Tanta e’ la voglia di comprare qualche cosa che purtroppo a Wal Mart e’ successo anche questo:
NEW YORK – Il Black friday, il tradizionale venerdì di acquisti negli Stati Uniti che segue il giovedì del Giorno del Ringraziamento, ha provocato una vittima. A Valley Stream, un sobborgo di New York, un dipendente della catena Wal-Mart è morto travolto dalla folla . Alle 4,55 del mattino, cinque minuti prima dell’apertura, le circa 2 mila persone assiepate davanti all’ingresso del supermercato, alcune da giovedì mattina, hanno sfondato i cancelli e travolto Jdimypai Damour, 34 anni, originario della Giamaica. La gente, incurante della vittima, un impiegato temporaneo, ha anche ostacolato i soccorsi dei colleghi di Damour pur di poter passare e arraffare le migliori occasioni dagli scaffali. I clienti hanno continuato a entrare anche dopo l’arrivo dell’ambulanza e della polizia. Gli agenti hanno riferito che nella calca altre quattro persone sono rimaste ferite, tra questi una donna incinta di 8 mesi ricoverata in ospedale per accertamenti.
Io non avevo voglia di alzarmi presto e fare la fila con il freddo, ma credo che lo spirito nero di Dart Vader si sia impossessato di me. Infatti lui mi ha fatto alzare alle 5.30 e dato che non riuscivo ad addormentarmi ho deciso di provare!! Il lato oscuro della forza era forte in me ed allora armato di carta di debito mi sono avviato verso i centri commerciali. Devo dire che ancora in me esisteva un lato buono della forza, infatti invece di recarmi nei soliti Mall, letteralmente assaltati dalla folla, mi sono recato al PX (centro commerciale situato all’interno del Redstone Arsenal) che pero’ e’ frequentabile solo dai dipendenti dell’arsenale. Scelta che con il senno di poi si e’rivelata ottima: ottimi acquisti e pochissima fila!
Alle 6.00 ero sul posto e la fila per comprare le cose elettroniche era ridotta ad appena 20 persone!! Il mio obiettivo era comprare una TV al Plasma da 42 pollici, un laptop da 17 pollici, una macchina per fare il pane, un frullatore, ed una stampante (questo era quello che dai volantini pubblicitari avevo deciso di comprare, poi naturalmente ho trovato anche altre fesserie che naturalmente ho comprato!). Dopo qualche minuto di fila e’ arrivato il commesso che mi ha chiesto cosa volevo comprare e dopo la scelta mi ha dato tanti bigliettini per quanti articoli avevo scelto di comprare, da presentare alla cassa. Dopo il pagamento ci si reca nella parte posteriore del negozio con la macchina e qualche inserviente (dietro controllo dello scontrino) ti carica quello che hai comprato.
Alle 6.30 avevo comprato tutto quello che avevo deciso di comprare, tranne il laptop che era finito (un bel 17 pollici a 369 dollari!!). Mi sono recato di dietro al PX, ma quando si sono presentati con il 42 pollici della Samsung, gli inservienti mi hanno guardato ridendo e con il loro slang nero mi hanno detto “you gotta go change your car, sir”!! Solo in quel momento ho realizzato l’ingombro dell’imballaggio ed allora sono dovuto tornare a casa e tornare con il SUV, cosi’ come avevano fatto tutti quelli che erano in fila ad aspettare di ritirare i televisori!! Per la cronaca c’erano due TIR pieni di televisori al plasma ed LCD che alle 8.00 erano finiti!!
Prima di tornare a casa ho deciso di passare prima da Best Buy e comprare una stampante. Prima ho fatto una buona colazione da Atlanta Bread (l’unico posto ad Huntsville che assomiglia, molto ma molto lontanamente ad un bar italiano!!!!). Per la prima volta ad Huntsville ho avuto problemi a parcheggiare la macchina (comunque ho parcheggiato dopo 45 secondi e vicino al negozio!!). La gente alle 7.00 del mattino era decisamente tanta, mi sembrava di essere ad una inaugurazione di un centro commerciale!! Ho scelto una stampante, scanner e fotocopiatrice a 29 dollari. Ho fatto una bella filazza per pagare (pero’ scorreva e ci ho messo solo 5 minuti!).
Alle 7.45 ero a casa per cambiare macchina ed alle 8.00 avevo caricato il televisore e cambiato la stampante comprata alle 6.30 al PX. Ho approfittato per comprare Micrsoft Office ed un videogioco per i bambini.
Tornato a casa ho dato la buona novella ai familiari che avevo speso circa 1000 dollari (non vi ho elencato tutto quello che ho comprato perche’ ci voleva troppo tempo e neanche mi ricordo bene), cercando di dare la colpa della spesa al lato oscuro della forza, che si era impossesato di me!!
Ecco i bimbi e noi a festeggiare come dei fessi la nostra prima grossa spesa americana (a dire il vero e’ una fesseria perche’ da quando siamo qui ogni mese e’ un salasso, dato che nei primi mesi ti serve veramente tutto!!).
E per concludere all’ora di pranzo ci siamo recati un un ristorante (Red Lobster) per mangiare con i bambini. Paolo e Sara incredibilmente si sono comportati bene e sono stati seduti per piu’ di due ore (infatti il servizio era lento, anche se i clienti erano pochi!), mangiando il buon pesce che ci hanno servito.
Qui Sara e Paolo che mangiano Maccaroni and Cheese (classico piatto spacciato per piatto tipico italiano, da evitare).
Sara che mangia l’uva portata da casa
Sara che sceglie il mangiare dal menu’ dei bimbi (qui in ogni ristorante se hai i bimbi, ti danno pastelli e libri da colorare per intrattenere i bambini).
Io, oramai libero dallo spirito di Dart Vader, con i due gioielli.
I bimbi alle prese con un meraviglioso dolce al cioccolato (fetta di torta calda al cioccolato con cioccolato fuso sopra e dentro + gelato alla vaniglia caldo)
IL THANKSGIVING DEI QUATTROVECCHIINAMERICA
IL THANKSGIVING DEI QUATTROVECCHIINAMERICA
Finalmente e’ arrivato il nostro primo giorno del ringraziamento. Come detto in un altro articolo ogni persona in America festeggia il giorno del ringraziamento con la propria famiglia e con i propri cari. Qui noi famiglia non ne abbiamo e quindi abbiamo deciso di festeggiare con i nostri amici italiani. Abbiamo fondato una associazione che si chiama “Italiani del Nord Alabama” (devo dire che non ho capito perche’ del nord Alabamae non anche del Sud!!) e con loro abbiamo festeggiato il thanksgiving, presso l’hotel Marriot in Huntsville.
Qui e’ molto in voga festeggiare una festa in un hotel, infatti non si sporca la casa, e’ facile invitare tanti amici, non ci si stanca a preparare piatti, non si rischia di fare brutte figure culinarie, ma l’altro lato della medaglia e che la festa risulta impersonale, il cibo standard e si festeggia insieme a persone sconosciute!!
L’appuntamento era alle 13.00, dato che gli alberghi fanno dei turni (il primo turno inziava alle 11.00 ma era un orario esclusivamente per americani!!) visto la grande affluenza di pubblico che si registra in questi giorni.
Tutti puntuali siamo arrivati e prima di entrare abbiamo pagato 30 dollari a persona per il pranzo (i bambini sotto i 5 anni non pagavano nulla). Ci hanno sistemati in una delle mega sale insieme ad altri americani che festeggiavano vicini a noi. La sala era bella e pulita con tanto spazio a disposizione per i bambini (che devo dire durante il pranzo si sono comportati molto ma molto bene, solo alla fine si sono scatenati, ma a quell’ora la maggior parte degli americani se ne erano andati via). Una nota di acustica: nonostante fossimo tanti, si poteva parlare tranquillamente senza dover urlare a squarciagola.
I bambini si sono sistemati nel primo tavolone, noi con i nostri amici nel secondo ed altri italiani che conoscevamo di meno nella terza tavolata!! Ecco Paolo che si diletta nel suo sport preferito: fare bolle di acqua, naturalmente servita ghiacciata (anche se si chiede senza ghiaccio!!).
Sara invece si e’ piazzata sul suo seggiolone vicino a noi, spizzicando dai nostri piatti. Nella foto si vede anche Adele nostra amica e decana di Huntsville. Se si ha bisogno di qualsiasi cosa basta chiedere a lei per avere una risposta immediata!!
Io per la verita’, per il mio primo pranzo di ringraziamento, mi aspettavo qualche cosa di piu’ intimo e meno impersonale di una cucina (seppur di buon livello) internazionale di un albergo. Per essere chiari credevo che fosse possibile organizzare un pranzo in un ristornate tipico del luogo, tipo una trattoria od un agriturismo americana. Ma mi hanno detto che qui praticamente non esistono, quindi per forza ci siamo dovuti adattare ad un albergo, visto che nessuno di noi italiani ha una casa cosi’ grande da ospitarci tutti ( e nessuno ha volgia di stare ad impazzire per praparare un pranzo per 60 persone!!!! Giustamente!).
Ecco una sequenza di scatti ai piatti offerti dall’albergo. Manca il tacchino, il prosciutto e l’arrosto che al momento delle foto erano finiti!!! (praticamente macano i piatti tipici del ringraziamento!!)
All’inizio c’erano delle insalte e delle verdure fresche, con degli intrugli da evitare nella parte posteriore del tavolo.
Segue il tavolo delle verdure calde
Ecco le classiche patate dolci con spezie in abbondanza (troppo strano il sapore per il mio palato)
Qui si vede a destra lo stuffing (Marraya mi ha detto che e’ anche il ripieno che si mette nelle viscere del tacchino) e che si ripresenta sotto forma di tortino!!! Con accanto una salsa verdognola che si mette sul tortino ed un’altra rossa di ribes o di frutti di bosco)
Il tavolo di cibo a me piu’ caro e’ stato questo, con uova strapazzate, salsicce e pancetta arrostita. Una vera delizia per il palato ma una mannaia per il fegato (absolutely gorgeus)!!!
Come detto il tracchino, il prosciutto al forno e l’arrosto non li ho fotografati, ma chi voleva del pesce poteva mangiare della meravigliosa Tilaphia (non so se si scrive cosi’), che sarebbe una specie di sogliola buona.
Per concludere i dolci. Il mio giudizio, abiutato a dolci stellari sia della mia famiglia (crostate di ricotta di mamma, crema bianca di Zia Adriana, salame di cioccolata di Francesco, sfolgiatelle con miele della mamma di Stafania…) sia delle pasticcerie italiane (esempio le delizie di Sorrento, che Graziano mi faceva sempre trovare quando arrivavo a Salerno o il Mon Blanc di Cavalletti), erano da considerare NON PERVENUTI!! L’unica cosa degna di nota e’ stato il gelato alla vaniglia ricoperto di salsa calda, pezzi di mele e cannella!!
Ad alto rischio per le vostre delicate parti intestinali sono questi dolci, che all’apparenza sembrano innocue crostate o torte di qualche cosa, ma al primo morso il palato e’ assalito da un fuoco di cannella od altre spezie sconosciute al nostro palato. Una volta ho mangiato una torta di mele e per una settimana non sono piu’ riuscito ad assaporare nulla, tanto il mio palato e’ stato compromesso dalla dose massiccia di cannella: me lo ha bruciato per 7 giorni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eccomi alla fine del pranzo con la piccolina
Come detto sopra, alla fine del pranzo gli americani ordinatamente hanno lasciato la sala, mentre noi italici (forse apettando il caffe’ o l’ammazza caffe’) ci siamo intrattenuti fino alle 15.30, mentre i bambini scorazzavano nei corridoi del’albergo tra camerieri e carrelli! A quell’ora i camerieri per farci capire educatamente che era ora di andare, hanno iniziato a sparecchiare anche il nostro tavolo. A quel punto capito che non poteva mai arrivare un buon caffe’ od un amaro, ci siamo arresi e ce ne siamo andati.
Dopo esserci salutati noi ci siamo diretti, per smaltire il pranzo, a Bridge Street che e’ un Mall atipico per Huntsville. Per capirci e’ tipo quello che sta a Valmontone o sulla Pontina (solo i romano possono capire!): una piccola cittadina di soli negozi all’aperto. Qui c’e’ anche un bel lago, delle gondole, molti ristoranti ed un multi sala.
Per concludere una foto che rappresenta il mio stato d’animo dopo il thanksgiving e forse dopo i miei primi 5 mesi in america!!!!
SMART START BASKETBALL
SMART START BASKETBALL
Da qualche settimana Paolo ha deciso che il tennis non era il suo sport ed ha iniziato il basket. Qui in USA il primo sport in assoluto e’ il fottball americano, seguito dal baseball ed a ruota dal basket.
Mentre a tennis si scocciava e non vedeva l’ora che finisse la lezione (oggettivamente il tennis per un bambino di 4 anni e’ difficilotto!!) qui a basket si diverte molto. Le lezioni si svolgono in una palestra nuova di zecca, con professori quasi umani, rispetto alla professoressa di tennis che potrebbe essere una delle migliori pazienti di Isabella (per chi non la conoscesse e’ una nota dietista romana. Chi volesse contattarla per risultati strabilianti non deve far altro che comunicarmelo ed io vi mettero’ in contatto)!!!
I PROFESSORI come detto sono normali. Il coach capo non ha il fisico da tennista anzi sembra un sollevatore di pesi, mentre il coach in seconda e’ una bella ragazzotta americana, che faceva il coach in seconda nache alle lezioni di tennis.
(qui sopra il coach che sembra voler andare a menare i bambini che non hanno fatto bene l’esercizio!!)
(qui sotto la coach mentre spiega gli esercizi ad i bambini, il giorno in cui ha fatto la lezione da sola senza il coach capo)
Prima di inziare la lezione i bimbi fanno sempre un po di riscaldamento. Loro si divertono in quanto il coach fischia e loro devono partire di corsa, poi al successivo fischio si devono fernare. Spesso avvengono anche schianti perche’ qualcuno si ferma bruscamente mentre altri incuranti del segnale di stop, tipo Paolo, continuano la lro folle corsa verso il nulla!!
(qui sotto Paolo che ascolta le istruzioni del coach)
Nella palestra gira anche una guastatrice di professione che risponde al nome di Sara!! Ella cerca di prendere ogni palla che le capita vicino, con elevato grado di probabilita’ di farsi schiacciare dai bambini piu’ grandi!
La lezioni si svolge in quattro stazioni. In ogni stazione/area della palestra bisogna fare un determinato esercizio, che vari ogni settimana. Qui sotto si puo’ vedere la stazione del palleggio. I bimbi devono prima palleggiare per qualche minuto, poi sempre palleggiando devono fare un percorso. (Paolo sta imparando solo ora a palleggiare ed il suo record personale e’ di 10 palleggi!!! Ben piu’ basso di suoi amici neri che praticamente con la palla possono anche andarci in bagno!!)
(qui sotto i bimbi sono in fila per tirare ad un canestro che e; alla loro portata)
Tanto per farvi capire quanto sono patriottici gli americani, guardate che bandiera gigante hanno in paelstra!!
Questa e’ la stazione dell’agilita’ i bambini devono girare intorno a questi paletti, saltare due piccoli ostacoli e rotolarsi su un materassino e tronare indietro allo stesso modo
(Paolo mentre aspetta il suo turno)
Paolo dopo un tiro andato a farfalle!!
Paolo che si esercita a tirare la palla in un rettangolo sul muro.
Alla fine della lezione i bambini stanchi ma contenti fanno un gioco che li diverte moltissimo. Partono tutti sparpagliati nella palestra ed al fischio del coach si muovono in direzioni casuali, correndo e saltando come piu’ gli aggrada. Al successivo fischio si buttano per terra fermi. Vi lascio immaginare quanti schianti e schiacciamenti ci sono in questo gioco finale!!!
Qui la lezione e’ finita e la tenda che separa la palestra in due aree (due stazioni ogni area) sale su per pemettere ad i grandi di giocare una vera partita di basket.
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